Precari: Il Ministro Renato Brunetta spara sul mucchio.
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Precari: Il Ministro Renato Brunetta spara sul mucchio.
Roma 14 giugno 2011
Si è svolto un convegno sul tema <<I Giovani innovatori>> inserito nell’ambito della Giornata nazionale dell’Innovazione 2011. Doveva essere un tranquillo dibattito sull’innovazione, la ricerca, le tecnologie e le opportunità dei giovani, ma è finito in rissa. Nella Sala si erano infiltrati (come ormai accade da tempo da per tutto) un gruppo di giovani comunisti, militanti della «Rete precari della pubblica amministrazione» i quali hanno atteso che il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, concludesse il suo intervento per chiedere la parola e “rispondere” alla relazione del Ministro, tramite una di loro, la precaria (figlia dell’ex senatore di rifondazione comunista Giovanni Russo Spena) con un contratto da 1.800 euro mensili, è stata invitata sul palco, ma nel contempo un gruppo di quei giovinastri si è alzato dalla platea salendo sul palco, srotolando uno striscione con scritto <<Si scrive innovazione, si legge precarietà>>, l’esplicita contestazione a quel punto ha spinto Brunetta ad allontanarsi visibilmente contrariato, dicendo, alla marmaglia che lo ha inseguito fino alla sua macchina gridandogli «buffone buffone», siete «la parte peggiore d'Italia» e li invitava ad «andare a raccogliere la frutta».
Dopo che il ministro era già andato via, i comunisti contestatori, “precari pubblici” sono rientrati in sala, cercando di impedire la prosecuzione del convegno. E’ a quel punto che fra i contestatori comunisti e alcuni partecipanti ai lavori è scoppiata una vera e propria rissa, con spintoni, pugni e urla.
Questo è quello che riserva la “democrazia rappresentativa”, bastano alcuni imbecilli comunisti strumentalizzati dai capo partito per fermare lo svolgere una pacifica manifestazione, dove ingenuamente ha inteso partecipare un ministro che mancava del rispetto per il ruolo che ricopre.
Infatti, la violenta contestazione al responsabile del ministero dell'Innovazione, è stata trasformata con lo strumento della disinformazione in una bufera sul ministro Brunetta, anche grazie alla tv del Pd che ha mobilitato alcuni nulla facenti per organizzare un Sit-in davanti alla sede del ministero della Funzione Pubblica.
Erano appena in cento, ma ad interessarsi di loro c’era stampa e televisione oltre la stessa rete dei precari.
Brunetta, ministro di un governo colpevole di aver alimentato la precarietà tanto quanto il comunista Tiziano Treu, ex ministro nel governo Prodi, nell’organizzare la precarizzazione del lavoro, del quale sentiamo parlare soltanto quando si deve garantire l’occupazione dei precari nella pubblica amministrazione selezionata dal sistema clientelare dei partiti attraverso innumerevoli politicanti.
Questi precari pubblici hanno l’arroganza di sentirsi indispensabili, tanto d’affermare: Noi vogliamo cambiare il Paese con il nostro merito e le nostre competenze», <<siamo la generazione più formata e preparata e l'Italia e il Governo non sta facendo altro che sprecare questa enorme risorsa».
Noi di liberapresenza come tanti italiani, abbiamo d’innanzi ai nostro occhi tanti impiegati pubblici in attesa della fine del mese, per ricevere uno stipendio mai legittimamente guadagnato.
A seguire le leggi che garantiscono questi nulla facenti che, al contrario dei precari nel privato sempre più sfruttati dal sistema capitalistico senza alcuna speranza di regolarizzazione.
legge n. 468/1978
legge n. 400 del 1988
d. lgs. 30 ottobre 1992, n. 443
DPR n. 487/1994
legge 27 dicembre 1997, n. 449
d. lgs. n. 286/1999
d. lgs. n. 300/1999
legge 30 novembre 2000, n. 356
legge 23 dicembre 2000, n. 388
legge n. 3 del 2001
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215,
d. lgs. 6 settembre 2001, n. 368, di attuazione della direttiva 1999/70/CE
legge 27 dicembre 2002, n. 289,
legge n. 30/2003
legge 24 dicembre 2003, n. 350. legge 27 marzo 2004, n. 77,
d. l. n. 97 /2004
legge 4 giugno 2004, n. 143
legge 30 dicembre 2004, n. 311
decreto legge 30 settembre 2005, n. 203.
legge 23 dicembre 2005, n. 266,
decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272
decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
della legge finanziaria 2006, n. 266
decreto legge 4 luglio 2006 n. 223
decreto legge 27 settembre 2006, n. 260
D.P.R. 28 aprile 2006
Si è svolto un convegno sul tema <<I Giovani innovatori>> inserito nell’ambito della Giornata nazionale dell’Innovazione 2011. Doveva essere un tranquillo dibattito sull’innovazione, la ricerca, le tecnologie e le opportunità dei giovani, ma è finito in rissa. Nella Sala si erano infiltrati (come ormai accade da tempo da per tutto) un gruppo di giovani comunisti, militanti della «Rete precari della pubblica amministrazione» i quali hanno atteso che il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, concludesse il suo intervento per chiedere la parola e “rispondere” alla relazione del Ministro, tramite una di loro, la precaria (figlia dell’ex senatore di rifondazione comunista Giovanni Russo Spena) con un contratto da 1.800 euro mensili, è stata invitata sul palco, ma nel contempo un gruppo di quei giovinastri si è alzato dalla platea salendo sul palco, srotolando uno striscione con scritto <<Si scrive innovazione, si legge precarietà>>, l’esplicita contestazione a quel punto ha spinto Brunetta ad allontanarsi visibilmente contrariato, dicendo, alla marmaglia che lo ha inseguito fino alla sua macchina gridandogli «buffone buffone», siete «la parte peggiore d'Italia» e li invitava ad «andare a raccogliere la frutta».
Dopo che il ministro era già andato via, i comunisti contestatori, “precari pubblici” sono rientrati in sala, cercando di impedire la prosecuzione del convegno. E’ a quel punto che fra i contestatori comunisti e alcuni partecipanti ai lavori è scoppiata una vera e propria rissa, con spintoni, pugni e urla.
Questo è quello che riserva la “democrazia rappresentativa”, bastano alcuni imbecilli comunisti strumentalizzati dai capo partito per fermare lo svolgere una pacifica manifestazione, dove ingenuamente ha inteso partecipare un ministro che mancava del rispetto per il ruolo che ricopre.
Infatti, la violenta contestazione al responsabile del ministero dell'Innovazione, è stata trasformata con lo strumento della disinformazione in una bufera sul ministro Brunetta, anche grazie alla tv del Pd che ha mobilitato alcuni nulla facenti per organizzare un Sit-in davanti alla sede del ministero della Funzione Pubblica.
Erano appena in cento, ma ad interessarsi di loro c’era stampa e televisione oltre la stessa rete dei precari.
Brunetta, ministro di un governo colpevole di aver alimentato la precarietà tanto quanto il comunista Tiziano Treu, ex ministro nel governo Prodi, nell’organizzare la precarizzazione del lavoro, del quale sentiamo parlare soltanto quando si deve garantire l’occupazione dei precari nella pubblica amministrazione selezionata dal sistema clientelare dei partiti attraverso innumerevoli politicanti.
Questi precari pubblici hanno l’arroganza di sentirsi indispensabili, tanto d’affermare: Noi vogliamo cambiare il Paese con il nostro merito e le nostre competenze», <<siamo la generazione più formata e preparata e l'Italia e il Governo non sta facendo altro che sprecare questa enorme risorsa».
Noi di liberapresenza come tanti italiani, abbiamo d’innanzi ai nostro occhi tanti impiegati pubblici in attesa della fine del mese, per ricevere uno stipendio mai legittimamente guadagnato.
A seguire le leggi che garantiscono questi nulla facenti che, al contrario dei precari nel privato sempre più sfruttati dal sistema capitalistico senza alcuna speranza di regolarizzazione.
legge n. 468/1978
legge n. 400 del 1988
d. lgs. 30 ottobre 1992, n. 443
DPR n. 487/1994
legge 27 dicembre 1997, n. 449
d. lgs. n. 286/1999
d. lgs. n. 300/1999
legge 30 novembre 2000, n. 356
legge 23 dicembre 2000, n. 388
legge n. 3 del 2001
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215,
d. lgs. 6 settembre 2001, n. 368, di attuazione della direttiva 1999/70/CE
legge 27 dicembre 2002, n. 289,
legge n. 30/2003
legge 24 dicembre 2003, n. 350. legge 27 marzo 2004, n. 77,
d. l. n. 97 /2004
legge 4 giugno 2004, n. 143
legge 30 dicembre 2004, n. 311
decreto legge 30 settembre 2005, n. 203.
legge 23 dicembre 2005, n. 266,
decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272
decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
della legge finanziaria 2006, n. 266
decreto legge 4 luglio 2006 n. 223
decreto legge 27 settembre 2006, n. 260
D.P.R. 28 aprile 2006
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