16 luglio 2015, America: sparatoria nel Tennessee , quattro i morti.
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16 luglio 2015, America: sparatoria nel Tennessee , quattro i morti.
L’America ha vissuto un altro giorno di violenza, la stessa violenza che il potere costituito di questa nazione fa patire in nome della sua falsa “democrazia” (sempre più asservita al vile liberalismo) alle genti del mondo.
Questa volta a ribellarsi allo sfruttamento di quel sistema è stato il 24enne, originario del Kuwait, Mohammed Youssef Abdulazeez, il quale ha aperto il fuoco contro due basi militari, poco distante una dall'altra, a Chattanooga in Tennessee.
Erano le 11 del mattino quando si è recato all’U.S. Naval Reserve Center presso l’ufficio di reclutamento della Marina, dove ha colpito un ufficiale delle forze dell’ordine, subito dopo raggiunto con la propria auto il parcheggio di un’altro centro militare si trasforma in un ferreo combattente, fa fuoco per circa 30 minuti, provocando la morte a quattro marines.
Nonostante si sia accertato che Abdulazeez ha agito da solo (nessuno se le sentita di addossare la responsabilità dell’attacco all'Isis o ad altre organizzazioni “combattenti” straniere), ancora una volta la prepotente America è stata pervasa da una profonda paura, a partire dal Pentagono il quale ha immediatamente mosso le proprie strutture per assicurarsi che tutte le basi fossero in allerta, cosi pure nella zona della sparatoria (definita dal procuratore Bill Killian "terrorismo domestico") dove molti civili si sono barricati in un ristorante seguendo gli sviluppi della vicenda in tv.
La cieca classe di potere ancora una volta è alla ricerca del motivo che ha spinto l’autore ad un gesto cosi determinato.
Il regime americano, tanto forte militarmente diviene ventremolle se un solo uomo lo attacca dall’interno. Mohammed Youssef Abdulazeez ha colpito in luoghi sbagliati ma resterà l’Eroe degli esclusi, resi invisibili da una falsa “democrazia”, asservita al liberalismo, che il governo americano intende imporre a tutti i popoli del mondo. Per questo il sacrificio di Abdulazeez sarà ricordato da quanti ancora oggi possono vantare la propria libertà!
Questa volta a ribellarsi allo sfruttamento di quel sistema è stato il 24enne, originario del Kuwait, Mohammed Youssef Abdulazeez, il quale ha aperto il fuoco contro due basi militari, poco distante una dall'altra, a Chattanooga in Tennessee.
Erano le 11 del mattino quando si è recato all’U.S. Naval Reserve Center presso l’ufficio di reclutamento della Marina, dove ha colpito un ufficiale delle forze dell’ordine, subito dopo raggiunto con la propria auto il parcheggio di un’altro centro militare si trasforma in un ferreo combattente, fa fuoco per circa 30 minuti, provocando la morte a quattro marines.
Nonostante si sia accertato che Abdulazeez ha agito da solo (nessuno se le sentita di addossare la responsabilità dell’attacco all'Isis o ad altre organizzazioni “combattenti” straniere), ancora una volta la prepotente America è stata pervasa da una profonda paura, a partire dal Pentagono il quale ha immediatamente mosso le proprie strutture per assicurarsi che tutte le basi fossero in allerta, cosi pure nella zona della sparatoria (definita dal procuratore Bill Killian "terrorismo domestico") dove molti civili si sono barricati in un ristorante seguendo gli sviluppi della vicenda in tv.
La cieca classe di potere ancora una volta è alla ricerca del motivo che ha spinto l’autore ad un gesto cosi determinato.
Il regime americano, tanto forte militarmente diviene ventremolle se un solo uomo lo attacca dall’interno. Mohammed Youssef Abdulazeez ha colpito in luoghi sbagliati ma resterà l’Eroe degli esclusi, resi invisibili da una falsa “democrazia”, asservita al liberalismo, che il governo americano intende imporre a tutti i popoli del mondo. Per questo il sacrificio di Abdulazeez sarà ricordato da quanti ancora oggi possono vantare la propria libertà!
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