Macerata, e i vili dell'antifascismo

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Messaggio  Admin Ven 16 Feb 2018, 21:43

Macerata, e i vili dell'antifascismo  Immagi15


Camerati, quanto è avvenuto a Macerata il 3 febbraio 2018, oltre ad esserci da monito deve servire per ritrovare la coesione della nostra comunità, persa per colpa di inutili esseri che non potrebbero amministrare nemmeno l'ultimo dei condomini. Questi incapaci, con l'attuale diaspora per motivi personali, hanno da tempo consegnato istituzioni e spazi pubblici alla marmaglia rossa, distruggendo un'idea immortale.

Quando militanti e simpatizzanti capiremo che è necessario cambiare atteggiamento nei loro confronti, e ritornare, in un sol Fascio, alla lotta contro questa falsa “democrazia” la  quale continua a foraggiare in tutti i modi comunisti e mondialisti,    

Non siamo ancora stanchi di subire le loro prepotenze?  


Se  a Macerata è arrivato il Farwest delle città americane, è perché Luca Traini, è stato lasciato da solo. Non basta dirsi … è necessario esserlo. Nel suo gesto c'è la disperazione di un incompreso o peggio di un perseguitato.

Luca Traini, sconosce il Fascismo storico, e moderno che non è, e non può essere quello enunciato dai vili traditori – antifascisti - i quali prima della caduta del muro di Berlino si erano inventati l'arco-costituzionale, e ora in continuità col passato le Fake News, servile ed orribile termine inglese, che porta alla mente le richiamate “Bufale” di boldriana memoria.

Il suo gesto non può essere giustificato, non soltanto perché ha colpito degli inerme, ma soprattutto perché il movente è insostenibile. Si può vendicare un famigliare o al massimo un amico, non certo chi se le andata a cercare, come ha fatto la 18enne Pamela Mastropietro.

Questo suo gesto ha portato all'inutile ed immediato sbraitare dei traditori rossi, i quali l'hanno trasformato in un'azione razzista e Fascista.  
Il tanto sbraitare è stato immediatamente raccolto e accompagnato da una campagna d'odio da giornalisti, magistrati e sindaci, anch'essi impregnati di rosso.

Luca Traini, tutto può essere tranne che un Fascista anche se come detto in quest'area sempre più composita  non si può più escludere nulla. Se il Fascista, di ieri veniva accompagnato dal motto “ Dio, Patria, Famiglia”, il Fascista di oggi non ha nulla da condividere con quel vecchio motto. L’era moderna esclude: Dio, ormai posto al di fuori da ogni credenza; le Patrie, sempre più piccole; le Famiglie, sempre meno stabili,  per le difficoltà di relazionarsi all'interno della coppia. Nel mondo d'oggi è  sufficiente figliare, come avveniva nei Soviet nei primi anni venti.

Il Popolo deve sapere che questa è la conseguenza di quanto è accaduto nel 1989, quando i due volti dello sfruttamento, dell'uomo sull'uomo, comunismo e capitalismo, si inventarono la globalizzazione del lavoro e dei mercati (e con essa la necessità di rafforzare la lotta contro i Fascisti) strappando di fatto il potere politico ed economico ai governi Nazionali.

Questo doveva rafforzare l’originaria idea Fascista, quella di costituire l'Europa Nazione, unendo i Popoli che hanno identiche identità di vedute - non certo l'attuale Europa - ma, una Patria capace di affrontare le sventure, imposte loro, dal sionismo e dal liberal-comunismo.

Da qui la necessità di rafforzare l'impegno politico – culturale di tutti coloro che vogliono contrastare il marciume, rappresentato da asserviti e traditori, nemici del continente Europeo.

Questi asserviti e traditori, contrastano i Fascisti, sbandierando luoghi comuni, quali: “populismo, razzismo, xenofobia e omofobia”, come se contrastare il diverso, per la maggioranza dei Popoli fosse un fatto nuovo.  

Non risulta alcuna di queste motivazioni. Nei fatti, contro l'incensurato Luca Traini, ai carabinieri è bastato trovare in casa alcune pubblicazioni riconducibili all'estrema destra, una copia del Mein Kampf e una bandiera con la croce celtica per accusarlo di Fascismo. Per queste tre armi improprie, secondo la Pm Stefania Ciccioli e la Gip Domenica Potetti, il Traini si merita l'accusa di strage aggravata dalle finalità di razzismo, rincarata dal porto abusivo di armi e da altri reati minori. Un  prepotenza che accade ogni giorno.

Con la stessa leggerezza altri Pm e Gip di Perugia, il 6 novembre 2007 arrestarono  la statunitense Amanda Knox e l'italiano Raffaele Sollecito, entrambi accusati di aver assassinato, la sera del 1 novembre 2007  nell'abitazione che Knox condivideva con altri,  la studentessa inglese  Meredith Kercher, i due - dopo anni di carcere il 27 marzo 2015 vennero assolti  per non aver commesso il fatto, dalla quinta sezione penale della Corte suprema di cassazione, presieduta dal consigliere Gennaro Marasca.
Nel contempo  per quell'assassinio era stato condannato, in via definitiva con rito abbreviato, l'ivoriano Rudy Guede.

In questa falsa “democrazia” dodici “onnipotenti” tra Pm, Procuratori generali, Gip e giudici di Corte di Assisi e d'Appello hanno costretto i due giovani incensurati a vivere l'inverno in terra, mentre si trovavano a Perugina con la seria intenzione di laurearsi.

Se un bianco accusa un nero d'essere un taglia gole, il più delle volte viene accusato d'essere un Fascista e di conseguenza un razzista, accusa che senza alcun fondamento ha dovuto affrontare  la statunitense Amanda Knox, condannata a tre anni per calunnia, aveva scambiato (per la sua somiglianza)  Patrick Lumumba con l'ivoriano Rudy Guede, un nero non può valere l'altro, specie per
quei magistrati sempre più impregnati del rosso sangue che, nella loro onnipotenza, in nome dell’ideale comunista  perseguono chiunque li contrasti.

Altro che giustizia! Come la Knox, oggi il Traini, è costretto a subire l'accusa, aggravante, del razzismo. Detenere libri che si rifanno alla destra e candidarsi per la Lega  Nord è un crimine ingiustificabile e pertanto il Traini, non si può considerare come un qualsiasi cittadino italiano. E' un Fascista!  

Eppure Luca Traini, geneticamente non corrisponde al profilo del Fascista.

Un Fascista, non anticiperebbe mai una sua qualsiasi azione, come ha fatto rilevare il Sindaco - rosso - di Macerata Romano Carancini, il quale intervenendo dal palco della kermesse dei candidati Pd alle elezioni del 4 marzo 2018, in corso a Roma a affermato: "Dobbiamo chiamare quello che è avvenuto sabato una rappresaglia nazi-fascista di una persona che in un bar aveva dichiarato che sarebbe andato a sparare ai neri”.    

Un Fascista non collabora  con il sistema, lo snobba. Mentre il Traini, appena bloccato dai Carabinieri di Macerata, con sulle spalle la bandiera italiana, si è premurato a dichiarare che voleva vendicare la terrificante, e ingiustificata morte della 18enne, Pamela Mastropietro. Un atto sconsiderato che lo pone fuori della sacra idea del Fascismo.

Tutto questo amplificato dagli organi di informazione ha spinto immediatamente  i traditori dell'italianità a scendere nelle piazze a sbraitare, contro il razzismo e il Fascismo, anche se come dimostrato il Traini non può collegarsi in alcun modo all'Ideale Fascista.  

Ora il ventottenne incensurato di Tolentino, Luca Traini, avrà molto  tempo (se vuole) per conoscere la storia del Fascismo, della quale viene accusato d'essere portatore, e comprendere che il suo gesto è stato sconsiderato, da giustiziere, che nulla ha da condividere con il Fascismo, il quale ha saputo riportare l'ordine in Italia nonostante l'ingiustificabile comportamento di tanti traditori bolscevici.

Comprenderà:
Che il Fascismo era contro il meticciato e non contro le altre razze, che emano le leggi in difesa della razza solo perché i sionisti, per un tozzo di terra si misero a sevizio del governo Inglese, tante che nel 1936 a gran voce al pari dei fuoriusciti chiedevano alla Società delle Nazioni di sanzionare l'Italia, perché al pari delle altre nazioni europee mirava ad ottenere un “Posto al Sole”. Successivamente in Spagna, gli ebrei italiani andarono a sparare contro i volontari Fascisti che combattevano i bolscevichi spagnoli e della brigata internazionale. Se è vero che quelle leggi colpirono inerme famiglie è anche vero che moltissime di essi ricoprivano posti  sensibili, in ogni campo della vita nazionale, e pertanto, dopo  i precedenti ed espliciti comportamenti sionisti oltre quaranta milioni di italiani non potevano lasciare la loro sicurezza nelle mani dell'amico del suo nemico;
Che, la responsabilità di quanto accaduto a Pamela Mastropietro. è dell'attuale classe politica, la quale è sempre più incapace di governare  il nostro Stato, perdendo persino il ricordo dei suo dovere essenziale verso gli italiani, specie quelli più deboli;
Che nell'era Fascista era lo Stato a garantire la sicurezza attraverso una giustizia che infliggeva pene certe, mai il semplice cittadino.

Non era certo compito dell'Italiano Traini, supplire
all'irresponsabilità delle istituzioni degradate e parassitarie, ma, delle  forze di  polizia (le quali risultano le meno colpevoli) o dei servizi sociali, a cui vanno ad aggiungersi le inadempienza dei giudici, che lasciano liberi quei migranti che non hanno nessun diritto di restare fra noi, perché più volte arrestati o con un foglio di via in mano.

Altro che Fascismo! Se questa falsa “democrazia” avesse fatto il proprio dovere ancora oggi Luca Traini sarebbe libero, ed incensurato. Domani chi sa?
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