Guerra all’Ucraina, i senza vergogna
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Guerra all’Ucraina, i senza vergogna
Il disfacimento dell’Unione Sovietica doveva costringere la comunità internazionale ad una nuova e più esatta definizione dei confini dell’Europa, cioè ad individuare con maggiore precisione dove finisce l’Europa e dove inizia l’Asia, tenendo conto dello Stato quale in effetti è la Federazione Russa, il quale baricentro del vasto territorio si colloca in territorio europeo. Di questo non se ne fatto nulla!
La conseguenza è che 31 anni dopo lo disfacimento dell’Urss è precisamente da ottobre 2021 si è parlato di guerra all’Ucraina. Finalmente, il 24 febbraio 2022, l’auspicato attacco è avvenuto e il governo americano unitamente a tutti gli Stati ad esso asserviti si sono sbizzarriti, contro l’intero Popolo russo, adottando dure sanzioni, come avene nel lontano novembre del 1935 contro il Popolo italiano.
Oggi si potrebbe scrivere: Chi è vittima del suo male, pianga se stesso.
La responsabilità di quello che sta accadendo oggi ha un solo colpevole, Michail Gorbaciov.
Quando, dopo oltre 72 anni di repressione comunista, Gorbaciov, per qualche milione di dollari americani, ha svenduto la vasta area regionale già inclusa nei confini dell’Unione Sovietica, e tradizionalmente compresa nei confini dell’Europa, all’interno della quale la scomparsa dell’Urss nel non lontano dicembre del 1991, ha determinato la nascita della Federazione Russa, della Bielorussia della Moldavia e dell’Ucrania (e per completezza i tre Paesi Baltici, Estonia, Lettonia e Lituania ai quali fu permesso di separarsi precedentemente), permettendo l’ingiustificato risorgere dalle ceneri territori che erano inclusi nella Russia zarista e per questo da sempre inserite nell’Urss, accordare l’indipendenza ai singoli Stati nella logica doveva necessariamente trovare una forma di associazione politica e di collaborazione economica meno incerta dalla “Comunità di Stati Indipendenti” nata nel dicembre del 1991 per garantire la continuità partenariale.
Il disfacimento dell’Urss tra l’altro ha interessato il sedicente patto di Varsavia
La colpa di Gorbaciov, e a seguire di Bors El’cin; è stata quella di non essersi accettati dei possibili danni che il decadimento politico ed economico del sistema marxista avrebbe provocato e di non aver fatto in modo che tutti gli ex territori comunisti restassero alternativi alle false “democrazie” liberali. Nei fatti dovevano avere la decenza di imporre agli americani parimente lo scioglimento del Patto Atlantico, per restituire agli stati che costituivano i due blocchi la piena autonomia, svilita dalla incontenibile occupazione dei due Stati egemoni, l’Urss: nella Polonia, Germania dell’Est, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria e Albania; l’America: nella Gran Bretagna, Canada, Francia, Italia, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Islanda e Norvegia. Tre anni più tardi anche nella Germania federale, la Turchia e Grecia. Nel 89 nella Spagna.
Dopo il disfacimento del Urss, l’America porta la propria presenza militare nel 1999 in Polonia, Rep. Ceca, Ungheria, nel 2004 in Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia, nel 2009 in Albania, Croazia, nel 2017 in Montenegro e nel 2020 in Macedonia del Nord. Una presenza ingombrante come quella in Italia, dove fra le altre basi spiccono quelle di Aviano e Sigonella.
Questa esponenziale crescita della presenza Americana è dovuta all’utilizzato, come sempre, della corruzione dei governi falsamente “democratici” con l’obbiettivo di chiudere nella morsa la Federazione Russa, obbiettivo facilmente raggiungibile, inglobando nel Patto Atlantico, con l’aiuto della – poco democratica - Comunità europea tutti gli Stati satelliti dell’ex Unione Sovietica.
L’Ucraina, 52 milioni di abitanti (di cui il 72,7% di ucraini e il 23,0% di russi oltre al 4,3% di altri Popoli) e una superficie di oltre 600mila Kmq, per ampiezza risulta essere il secondo Stato della regione superando quella di tutti i restanti paesi europei: due volte l’Italia e poco più del doppio della Germania riunificata, per gli americani è la più appendibile, per questo hanno iniziato a concitarla, finanziando la rivoluzione arancione, con l’obbiettivo di cacciare dal potere il Presidente filo russo Viktor Fëdorovič Janukovyč, del quale America e Unione Europea, aiutati in questo dall’organizzazione asservita agli anglo americani Osce, non riconoscono il legittimo risultato elettorale.
Il pianto dell’Ucrania doveva avvenire quando la Rada – il Parlamento ucraino – approvò la mozione di sfiducia nei confronti del governo e indisse nuove elezioni. Queste ultime, tenutesi a fine dicembre, sancirono la vittoria del candidato (finanziato dagli americani) Jušˇcenko con il 51% dei voti, mentre Janukovyˇc senza alcun appoggio esterno si è fermato al 44%. In quella occasione la Russia commise l’errore di non intervenire Quell’errore da tempo lo stava paga caro, sia economicamente che militarmente, considerato che l’America è divenuta egemone in gran parte del mondo. Persino la sempre più potente Cina è costretta a convivere accerchiata, vista la stringente e costante presenza statunitense negli Stati ad essa confinante.
L’attacco russo contro il Popolo – fratello - ucraino non è un atto di arroganza ma un atto di prevenzione, la risposta al presidente Volodymyr Zelens’kyi, che stava ulteriormente svendendo il territorio ucraino e con esso tutto il suo Popolo alla corruzione liberista delle false “democrazie”.
A sostegno dell’Ucraina, ormai corrotta dal sistema occidentale si sono immediatamente posti puttane e cornuti che, fino a pochi minuti prima dell’attacco russo ci ossessionavano con il caso Covid 19. Questi ci parlano e scrivono contro la Russia e il suo Popolo, che a loro dire si merita le sofferenze che le vili “democrazie” gli impongono attraverso delle ingiustificabili sanzioni. In quanto colpevoli di una aggressione ingiustificata, del massacro di donne e bambini, dei milioni di profughi ucraini che fuggono dall’orrore delle bombe dell’esercito russo.
Eppure il governo americano, per evitare quanto Putin prospetta dal 2008, nel 1963 si comportò allo stesso modo contro l’isola di Cuba la quale aveva autorizzato l’Unione sovietica ad istallare sul proprio territorio missili balistici con capacità atomiche. In quella occasione gli americani attuarono un incessante blocco navale nei confronti dei cubani, spingendoli nel baratro della fame.
Questa guerra si poteva e si doveva evitare bastava che il governo americano onorava l’impegno assunto nel 1991 ( https://it.insideover.com/guerra/quel-verbale-nato-del-1991-che-imbarazza-biden.html ) di non corrompere le Nazioni ex Patto di Varsavia per annetterle sotto la propria autorità, purtroppo non è stato cosi, l’aggressore https://ilmanifesto.it/dal-1945-ad-oggi-20-30-milioni-gli-uccisi-dagli-usa/ della Corea (1950), del Vietnam del Nord (1965) della Somalia (1992), della Serbia (1999), dell’Afghanistan (2001) dell’Iraq (1991 - 2003), della Libia (2011), e della Siria (2011) non ha mai rispettato gli impegni assunti, attuando politiche espansionistiche a difesa dei propri interressi, per questo la guerra dei fratelli russi agli ucraini poteva e doveva essere evitata, bastava che i 27 governi europei asserviti ai corruttori americani trovavano il modo di liberarsi da questo asservimento.
L’Europa Nazione non potrà nascere finché resteremo asserviti all’America e al Patto Atlantico.
È un paradosso evidente non voler considerare come europea la Russia e gli Stati del Tagikistan o della Georgia.
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