L’immigrazione chi la fermerà?
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L’immigrazione chi la fermerà?
L’emigrazione dei milioni di meridionali verso il nord e dei lavoratori non appartenenti alla Comunità europea in Italia sono le due facce di una stessa medaglia: il modello di sviluppo imposto dalla falsa “democrazia” liberista che si è sempre fondata sullo sfruttamento e lo sradicamento dei Popoli.
Negli anni del Fascismo l’immigrazione verso l’Italia era nulla, anzi erano gli italiani ad emigrare per valorizzare le terre vergini delle colonie italiane in Africa, per tanto, oggi, ogni richiamo al Fascismo è un atto di ignoranza storica.
Paragonare il disastro del governo Meloni, sull’immigrazione al Fascismo oltre ad essere speculare è vergognoso. Una vergogna protetta dalla legge apologetica della falsa “ democrazia”, che non permette, a chi come noi, di approfondire l’argomento e dimostrare le tante falsità.
Il Fascismo non avrebbe permesso alle Ong – taxi - di navigare le nostre acque territoriale, le avrebbe fermate con ogni mezzo. Siamo certi che i comandanti di queste navi non si sarebbero azzardati di sfidare il decisionismo Fascista.
Al contrario il governo antifascista, si è fatto prendere la mano, dopo aver grugnito sull’argomento durante tutta la campagna elettorale, se pur nelle prime settimane, dimostra tutta la sua debolezza..
Dove sta il blocco navale promesso?
Nel caso specifico della immigrazione del continente africano, diretto interlocutore dell’Europa nel rapporto sud/nord, si è costretti ad assistere al trionfo della retorica umanitaria nell’esaltazione di qualche trattato.
Il Camerata Pino Rauti, durante il dibattito sulla vergognosa legge n. 39 del 1990, voluta dal ministro Martelli, affermava: “Creare posti di lavoro nel Terzo Mondo <<- aiutiamoli a non diventare emigranti per fame e per miseria ->>”
Da allora decine di miliardi di lire prima e di euro dopo non sono stati spesi per finanziare progetti di crescita nelle nazione di provenienza, soldi che sono finiti nelle mani di governanti corrotti che nulla hanno fatto per i loro Popolo.
L’Africa: un continente che possiede una ricca torta fatta di giacimenti di petrolio, uranio, oro, e diamanti a fare da ciliegina, è sottoposto agli interresi delle multinazionali occidentali e cinesi, demograficamente sempre più in crescita grazie alla scienza dei bianchi che, a quelle latitudini, aiuta a nascere, ma non da nulla per vivere.
Sbraitare non serve se prima non si modificano gli strumenti che permettono di zittirsi
La premessa per fermare la massiccia migrazioni verso il nord, in marcia verso la sopravivenza, resi schiavi dai governi liberisti, rilegandoli alla catene degli invisibili, condannati ad un destino di umiliazione, delinquenza e ghettizzazione, almeno fino a quando la loro crescita demografica in Europa non gli consentirà di prendere il sopravento.
Non è del resto causale il frequente richiamo alla società americana da parte dei sostenitori delle tesi che individua nell’immigrazione un’inevitabile conseguenza del progresso umano.
I trattati internazionali ed europei sull’immigrazione legale e clandestina si fondono sul l’accrescere le braccia – non i cervelli – a servizio del capitalismo, isolando la maggior parte della popolazione indigena delle nazioni ospitanti nella assoluta povertà. Un motivo in più per difendere la nostra identità. Difendere l’Europea vuol dire liberarsi della subcultura contrattualistica nordamericana, dei suoi modelli, già dimostratosi barbari del tutto improponibili in casa nostra.
Per i sinistri, loro sevi è tempo di zittirsi.
Sono i social-comunisti che, in Italia sventolano le bandiere della sfrenata accoglienza. Il vero motivo, spartirsi questo fruttuoso mercato tra coop rosse e organismi religiosi
L’ultima modifica al Testo Unico sull'immigrazione del 25 luglio 1998, n. 286 , l’hanno effettuata i sinistri al governo con Lega e Forza Italia approvando il D.L. 21 marzo 2022, n. 21, convertito con modificazioni, dalla Legge 20 maggio 2022, n. 51. Testo unico che non si applica ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, salvo quanto previsto dalle norme di attuazione dell'ordinamento comunitario.
Queste modifiche frenano tutti i possibili provvedimenti emanabili.
Per affrontare il tema della clandestinità migratoria, un governo serio, dopo averci tormentato durante la campagna elettorale, lo affronta partendo dalle disposizione che ostacolano le decisioni che si intende assumere. Come si può contrastare l’immigrazione se le disposizioni di legge provengono da governanti che facevano della migrazione la loro bandiere. Ricordiamoli Prodi (Presidente del Consiglio dei Ministri), Turco (Ministro pe la solidarietà sociale), Dini (Ministro degli affari esteri), Napolitano (Ministro degli interni), Flick (Ministro di grazia e giustizia), Bindi (Ministro della sanità), Berlinguer (Ministro della pubblica istruzione e l’università e della ricerca scientifica e tecnologica), Treu (Ministro del lavoro e della previdenza sociale), Bassanini (Ministro per la funzione pubblica e gli affari regionali). Più a sinistra di tutti Scalfaro, Presidente della Repubblica.
Contrastare l’immigrazione irregolare si può, e si deve, partendo dalle leggi e dai trattati sottoscritti dai sinistri governi i quali nutrivano un solo proposito, quello di dare corso all’idea dell’internazionalista del comunismo.
Per quanto riguarda la navigazione delle Ong è sufficiente applicare il trattato UNCLOS il quale stabilisce le regole di ingresso nelle acque territoriali delle varie Nazioni.
Negli anni del Fascismo l’immigrazione verso l’Italia era nulla, anzi erano gli italiani ad emigrare per valorizzare le terre vergini delle colonie italiane in Africa, per tanto, oggi, ogni richiamo al Fascismo è un atto di ignoranza storica.
Paragonare il disastro del governo Meloni, sull’immigrazione al Fascismo oltre ad essere speculare è vergognoso. Una vergogna protetta dalla legge apologetica della falsa “ democrazia”, che non permette, a chi come noi, di approfondire l’argomento e dimostrare le tante falsità.
Il Fascismo non avrebbe permesso alle Ong – taxi - di navigare le nostre acque territoriale, le avrebbe fermate con ogni mezzo. Siamo certi che i comandanti di queste navi non si sarebbero azzardati di sfidare il decisionismo Fascista.
Al contrario il governo antifascista, si è fatto prendere la mano, dopo aver grugnito sull’argomento durante tutta la campagna elettorale, se pur nelle prime settimane, dimostra tutta la sua debolezza..
Dove sta il blocco navale promesso?
Nel caso specifico della immigrazione del continente africano, diretto interlocutore dell’Europa nel rapporto sud/nord, si è costretti ad assistere al trionfo della retorica umanitaria nell’esaltazione di qualche trattato.
Il Camerata Pino Rauti, durante il dibattito sulla vergognosa legge n. 39 del 1990, voluta dal ministro Martelli, affermava: “Creare posti di lavoro nel Terzo Mondo <<- aiutiamoli a non diventare emigranti per fame e per miseria ->>”
Da allora decine di miliardi di lire prima e di euro dopo non sono stati spesi per finanziare progetti di crescita nelle nazione di provenienza, soldi che sono finiti nelle mani di governanti corrotti che nulla hanno fatto per i loro Popolo.
L’Africa: un continente che possiede una ricca torta fatta di giacimenti di petrolio, uranio, oro, e diamanti a fare da ciliegina, è sottoposto agli interresi delle multinazionali occidentali e cinesi, demograficamente sempre più in crescita grazie alla scienza dei bianchi che, a quelle latitudini, aiuta a nascere, ma non da nulla per vivere.
Sbraitare non serve se prima non si modificano gli strumenti che permettono di zittirsi
La premessa per fermare la massiccia migrazioni verso il nord, in marcia verso la sopravivenza, resi schiavi dai governi liberisti, rilegandoli alla catene degli invisibili, condannati ad un destino di umiliazione, delinquenza e ghettizzazione, almeno fino a quando la loro crescita demografica in Europa non gli consentirà di prendere il sopravento.
Non è del resto causale il frequente richiamo alla società americana da parte dei sostenitori delle tesi che individua nell’immigrazione un’inevitabile conseguenza del progresso umano.
I trattati internazionali ed europei sull’immigrazione legale e clandestina si fondono sul l’accrescere le braccia – non i cervelli – a servizio del capitalismo, isolando la maggior parte della popolazione indigena delle nazioni ospitanti nella assoluta povertà. Un motivo in più per difendere la nostra identità. Difendere l’Europea vuol dire liberarsi della subcultura contrattualistica nordamericana, dei suoi modelli, già dimostratosi barbari del tutto improponibili in casa nostra.
Per i sinistri, loro sevi è tempo di zittirsi.
Sono i social-comunisti che, in Italia sventolano le bandiere della sfrenata accoglienza. Il vero motivo, spartirsi questo fruttuoso mercato tra coop rosse e organismi religiosi
L’ultima modifica al Testo Unico sull'immigrazione del 25 luglio 1998, n. 286 , l’hanno effettuata i sinistri al governo con Lega e Forza Italia approvando il D.L. 21 marzo 2022, n. 21, convertito con modificazioni, dalla Legge 20 maggio 2022, n. 51. Testo unico che non si applica ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, salvo quanto previsto dalle norme di attuazione dell'ordinamento comunitario.
Queste modifiche frenano tutti i possibili provvedimenti emanabili.
Per affrontare il tema della clandestinità migratoria, un governo serio, dopo averci tormentato durante la campagna elettorale, lo affronta partendo dalle disposizione che ostacolano le decisioni che si intende assumere. Come si può contrastare l’immigrazione se le disposizioni di legge provengono da governanti che facevano della migrazione la loro bandiere. Ricordiamoli Prodi (Presidente del Consiglio dei Ministri), Turco (Ministro pe la solidarietà sociale), Dini (Ministro degli affari esteri), Napolitano (Ministro degli interni), Flick (Ministro di grazia e giustizia), Bindi (Ministro della sanità), Berlinguer (Ministro della pubblica istruzione e l’università e della ricerca scientifica e tecnologica), Treu (Ministro del lavoro e della previdenza sociale), Bassanini (Ministro per la funzione pubblica e gli affari regionali). Più a sinistra di tutti Scalfaro, Presidente della Repubblica.
Contrastare l’immigrazione irregolare si può, e si deve, partendo dalle leggi e dai trattati sottoscritti dai sinistri governi i quali nutrivano un solo proposito, quello di dare corso all’idea dell’internazionalista del comunismo.
Per quanto riguarda la navigazione delle Ong è sufficiente applicare il trattato UNCLOS il quale stabilisce le regole di ingresso nelle acque territoriali delle varie Nazioni.
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