"Democrazia", coca e trans

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Messaggio  Admin Ven 02 Lug 2010, 22:25

"Democrazia", coca e trans Zaccai13

La “democrazia” dà voce solo ai politicanti e alle minoranze potenti, non si sente parlare d’altro che di diritti gay negati, omofobia e sessuofobia

Come possono difendersi gli italiani da queste minoranze che, impongono cambiamenti con i quali si corrompe la società, se i politici, a qualunque area appartengono, sono coinvolti in atti impropri, e per questi pagano, e tanto.

]A fine giugno 2010, un consigliere della provincia di Roma del Pdl, Pier Paolo Zaccai 42 anni, è stato ricoverato in stato confusionale all'ospedale Grassi di Ostia, dopo un festino a base di trans e droga svolta in casa di una trans, in via Manlio Torquato. A svelare il retroscena sarebbe stata una di loro, che ha riferito l'accaduto alle forze dell'ordine.

Nel ottobre 2009, il governatore della regione Lazio del PD, Piero Marrazzo 52 anni, in un appartamento di via Gradoli 96, si divertiva facendo uso di cocaina in compagnia di due trans. Testimonianze «sconvolgenti», raccontano di appuntamenti sessuali costanti, almeno di un paio di volte a settimana, di Marrazzo con diversi trans, uno di loro addirittura sarebbe stato «stipendiato» dal governatore. Un vizietto costoso, per il quale la moglie, in questo caso, non poteva fare molto.

Nel luglio 2007, il deputato dell’Udc, Cosimo Mele 50 anni, fa finire in overdose, da coca, all'ospedale San Giacomo di Roma, una delle due squillo che ospitava nella stanza dell’Hotel Flora di via Veneto, un mito della "Dolce Vita" di Fellini, per soddisfare le sue devianze sessuali che la moglie non sapeva appagare.

I partiti di loro riferimento in questo caso hanno reagito in modo differente, condannando l’uso della cocaina, ma non le perversioni.

All’Udc; ha dato voce l’onorevole Luca Volantè, il quale ha chiesto espressamente le dimissioni dell’on. Udc, aggiungendo: Eppure venerdì l'aula ha lavorato dalla dieci alle due della mattina dopo, duecento votazioni per approvare la riforma dell'ordinamento giudiziario. L'Udc ha votato contro. Ma l’on. era già a cena con l'amica. "Appunto - insiste Volontè - il deputato non solo ha preferito un coca-fiesta al suo dovere ma ha pure infangato l'onore di tutti i colleghi". "Certo, pensare che è un deputato dell'Udc che fa del proibizionismo una bandiera e della lotta allo sfruttamento della prostituzione un obiettivo di governo, c'è da mettersi le mani nei capelli.

Franco Grillini, sinistra democratica ex capo dell’arcigay, giustifica quanto accaduto a spada tratta, esprimendo "… la sua solidarietà, ricordando all’Udc che è caratteristica degli uomini avere vizi privati e pubbliche virtù.
Invitando il partito di Casini a moderare l'estremismo: vedi cosa succede nel partito che fa della sessuofobia" e del probizionismo la sua ragion d'essere...".


La sinistra italiana, da tempo in favore dei gay, chiede il riconoscimento di diritti che il comunismo nel 1917 aveva concesso e immediatamente revocato nella repubblica sovietica.
Solo un ministro comunista, del Governo Prodi, come Ferrero, poteva pensare di portare in Consiglio dei ministri un nuovo disegno di legge che riscrivere la Fini-Giovanardi.

Il Pdl ha sospeso il consigliere provinciale definendo il suo caso, un fatto “grave”. Giovanardi, oggi, sottosegretario del Governo Berlusconi, torna a parlare di introdurre norme severe per chi ricopre ruoli pubblici "La consapevolezza di quanto le sostanze possano inquinare la vita politica, sociale ed economica del nostro Paese - dice - richiede da parte di tutti un rinnovato e concorde impegno di educazione, prevenzione e informazione, oltre all'introduzione di strumenti normativi che garantiscano l'elettorato sul non uso delle droghe da parte di chi è chiamato a ricoprire incarichi pubblici".

La polizia, è intervenuta in tutti i casi, limitandosi ha ricostruire la dinamica delle serate con nomi, cognomi e tipo di sostanze con presunte dosi utilizzate. Il verdetto finale è: "Nulla di penalmente rilevante". Fatti privati, dunque. Storia chiusa.

Alcuni partiti presenti in parlamento sono contro la droga ma non esprimono alcuna condanna contro le devianze sessuali, in particolare la sinistra e la destra liberticida presentano in parlamento provvedimenti per colpire una presunta omofobia.

Noi Fascisti non ci stancheremo mai d’affermare che ogni individuo, nel privato, può farsi inculare tutte le volte che vuole, purtroppo, ancora una volta dobbiamo costatare che elementi eletti in questa falsa “democrazia”, non rispettano le leggi che si sono date.

Da Fascisti intendiamo opporci a qualsiasi legittimazione sociale degli omosessuali, le loro particolari prurigini, li sfoghino nel privato, senza coinvolgere in alcun modo il pubblico.
Chi si droga deve essere isolato, specie se approfitta del bisogno di chi si prostituisce. Nessun droga party con prostitute, o no, può essere giustificato.
E’ giusto difendere la vita privata , ma essa deve rispettare principi non scritti che l’uomo si e dato nei secoli, specie se è chiamato a rappresentare il popolo e a legiferare per il bene comune.
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