FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI

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Messaggio  Admin Sab 27 Set 2008, 22:11

Fonti di energia rinnovabili, dal governo solo chiacchiere e promesse.

Un cittadino, lamentava le lungaggini occorse in una costruzione per adottare soluzioni di approvvigionamento energetico (alternativo) da fotovoltaico con puntamento computerizzato ad avanzamento variabile. Scriveva, tre anni di patimenti e d’attesa, finché il comprensorio giungesse ad approvare il progetto ma soprattutto l’impatto ambientale …... e concludeva, il problema energetico è in regime di usura di Stato, non si vuole far risparmiare il cittadino.

Ritengo che questi condomini possono dirsi fortunati in quanto “oggi” hanno l’impianto tanto atteso funzionante.
Con l’emanazione del Decreto 19 febbraio 2007 le cose dovevano divenire più semplici, e invece, come tutti gli atti della sinistra si sono complicate, specie se si vuole accedere agli incentivi.

Chi scegli di realizzare un impianto fotovoltaico “ad isola” (cioè, capace di fornire energia all’immobile senza dover ricorrere ad altre fonti) trova le amministrazioni competenti contrariate, questa scelta in moltissimi casi non otterrà le necessarie autorizzazioni.

Altra cosa è scegli di realizzare un impianto fotovoltaico “connesso alla rete” (cioè, asservito al Gestore dei Servizi Elettrici) in questo caso devi entrare nella grande famiglia dell’Ente erogatore che attraverso il conto energia ti promette incassi e ti fattura le spese.

Per gli impianti che entreranno in esercizio dal 13/04/2007 al 31/12/2008 (il Ministro annuncia) si ha diritto ad un rimborso per ogni kwh di energia prodotto: (per gli impianti realizzati negli anni a seguire il rimborso diviene sempre più esiguo) purché l’impianto fotovoltaico sia realizzato secondo le normative previste nel DM sopra richiamato. C’è la promessa, bada bene solo la promessa, che l’energia prodotta dall’impianto viene pagata in denaro per i prossimi 20 anni al responsabile dell’impianto.

Impianto fotovotaico, facile a dirsi ma difficile a farsi – i maggiori partiti di Dx e di Sx pensando di ritornare all’energia nucleare – (altro che energia alternativa) e di conseguenza non hanno alcun interesse alla realizzazione di impianti capaci di utilizzare altre fonti di energia alternative a quella fossile.


Realizzare un impianto fotovoltaico, è fare un edificio è quasi la stessa cosa, bisogna rivolgersi a un progettista per un progetto preliminare che deve tener conto delle disposizioni dettate dal P.R.G. e dai Regolamenti Comunali, dalle legge regionali e quelle nazionali, concretizzato il progetto si devono richiedere le necessarie autorizzazioni all’ufficio comunale competente.
Avviato l’iter è necessario inoltrare al gestore di rete locale il progetto preliminare e richiedere la connessione alla rete, specificando nel caso di impianto minore a 20kw se avvalersi dello “scambio sul posto” per l’energia prodotta. Il gestore di rete (quando potrà) comunicherà al soggetto responsabile dell’impianto il punto d’allaccio alla rete, un preventivo economico e i tempi di realizzazione.
Una volta approvato il progetto il preventivo dei costi di costruzione dell’impianto e quello per l’allacciamento, si dà corso ai lavori conclusi i quali, si deve dare comunicazione al gestore di rete locale che allaccerà l’impianto alla rete elettrica.
Solo allora e non più tardi di 60 giorni che l’impianto sia stato messo in esercizio si deve richiedere l’incentivo al Gse che (poi) risponderà sull’ammissibilità all’incentivazione (non si sa mai).

Nel 2007 il Ministro all’ambiente Pecoraio S. ( X Leader dei Verdi), si vantava dei passi avanti fatti in questo campo rispetto al Governo precedente, ma i dati che seguono lo smentiscono.
Fonte Gse. (dati al 1° dicembre 2007)

Regione Numero impianti
Lombardia - 622
Emilia Romagna - 482
Veneto - 392
Puglia - 279
Lazio - 247
Piemonte - 230
Toscana - 224
Marche - 207
Trentino Alto Adige - 203
Sicilia - 201
Friuli Venezia Giulia - 200
Umbria - 172
Campania - 92
Liguria - 89
Sardegna - 85
Calabria - 69
Abruzzo - 52
Basilicata - 51
Molise - 9
Valle d’Aosta - 1

Un governo che intende aumentare la produzione di energia alternativa per primo obbliga tutte le amministrazioni pubbliche a dare attuazione alle nuove disposizioni di legge, e contemporaneamente permette ai privati di rivolgersi ad aziende qualificate, (riconosciute come tali) capaci di istallare impianti preventivamente omologati, senza dover sottostare a limitazioni e perdite di tempi vari, come lamentato dall’iscritto del forum, ma il governo e il ministro si sono dimostrati degli incapaci.
Il Governo Berlusconi vede solo il nucleare.
Cosa hanno da vantare? VERGOGNA !!!
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