Tolosa: I senza vergogna avevano decretato è un crimine neonazista.

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Tolosa: I senza vergogna avevano decretato è un crimine neonazista.   Empty Tolosa: I senza vergogna avevano decretato è un crimine neonazista.

Messaggio  Admin Mer 21 Mar 2012, 22:06

Tolosa: I senza vergogna avevano decretato è un crimine neonazista.   Marine10

Il 19 marzo scorso nella città francese di Tolosa, entro in azione un killer in moto (risultata rubata) carico d’odio, si è portato all’ingresso della scuola ebraica, uccidendo la figlia di 10 anni del direttore dell’istituto, un insegnante rabbino di 30 anni, le sue due figlie di 3 e 6 anni, tutti con doppia nazionalità franco-israeliana, mentre un ragazzo di 17 anni veniva ricoverato in gravi condizioni. L’episodio potrebbe collegarsi all’assassinio di tre parà avvenuti nei giorni precedenti, uno nella stessa Tolosa, gli altri a Montauban, le forze dell’ordine infatti ritengono che a sparare sia stata la stessa arma dal calibro 11-43, cosi come la moto a bordo della quale l’assassino è fuggito, è sicuramente la stessa

Quanti di noi avevano letto o ascoltato la triste notizia dell’uccisione dei 4 giovani parà? E bastata la sparatoria d’innanzi alla scuola ebraica, e il mondo della falsa “democrazia” ha mobilitato tutte le fonti dell’informazione, i servi del sionismo si sono subito mobilitati, additando al pubblico arbitrio quali responsabili dell’ignobile assassinio il neonazismo, senza indugio, alcuni affermati (imbecilli) giornalisti hanno scritto che quello era un atto dei nipoti hitleriani. Anche questa volta i vili sono stati smentiti dai fatti. I padroni del mondo, come sempre pretendono che il popolo “progredito” si prostra a piangere i suoi morti, scordando che a Toledo la morte è giunta in moto, mentre su Gaza, gli israeliti, la morte la portano con potenti aerei capaci di sganciare tonnellate di bombe in pochi secondi.

Troppe volte abbiamo pianto la terrificante morte dei bambini palestinesi, al pari delle giovani vite stroncate a Tolosa. Le mamme ebree, in questa occasione conoscono lo stesso dolore delle mamme Palestinesi, anche se un dubbio ci viene, considerato che Thodor Herzl, asseriva: “la causa sionista ha la necessità del martirio, più saranno i martiri più forza avrà il sionismo”.

Oggi, sentiamo lontana ma forte la voce di Herzl, per i sionisti, Nicolas Sarkozy, è stato il presidente francese che più d’ogni altro ha avvantaggiato e protetto la loro comunità, ma nei sondaggi in questo momento è in forte difficoltà, e lo è ancor di più da quando il Consiglio Costituzionale ha riconosciuto la regolarità della candidatura di Marine Le Pen, la quale è pronta per la corsa all’Eliseo del 22 aprile e dell’eventuale secondo turno del 6 maggio 2012, anche se la “democrazia” francese ha fatto di tutto per fermare la sua candidatura, per il Front National. Ritenevano impossibile che la destra, popolare, potesse rispondere al requisito introdotto, per fermare la nascita di nuove formazioni politiche già dal 1976, ma la tenacia di Marine ha permesso d’acquisire le 500 “parrainages” ovvero le firme di sostegno da parte di sindaci di comuni francesi più l’appoggio di persone elette in più di trenta diversi dipartimenti della Francia.

A questo punto, per una ormai impossibile vittoria, il presidente Sarkozy deve fermare
l’incubo Le Pen, con ogni mezzo, ed ad ogni costo. Ancora una volta nella falsa “democrazia” francese si deve imporre il tradizionale bipolarismo, i candidati di UMP e Partito Socialista, Sarkozy e Hollande, si deve incarnare agli occhi dei francesi il concetto di “voto utile”, contro il voto libero che, nel 2002 portò al ballottaggio Jean-Marie Le Pen, il quale subì la coalizione Ump, socialista.

Questa volta si doveva intervenire prima. Il calendario ufficiale prevede che la campagna delle presidenziale si svolga tra il 9 ed il 20 aprile 2012. Due giorni dopo i francesi voteranno per eleggere il nuovo presidente.

Dopo li fallimento sociale e politico, ai sostenitori di Sarkozy, resta una sola arma, quella delle falsità, le stesse falsità che nel 1995 furono utilizzate contro il Sindaco lepenista di Tolone, quando un ebreo scappato dalla Polonia, lasciando, nel ghetto, al proprio destino i suoi simili, sfrontatamente contro i principi ideali del Front National dice: "Le Chevallier, sindaco di Tolone, mi ha cucito addosso la stella di David. A parole, certo, ma è come se l'avesse fatto realmente. Mi conforta l'idea che tanti intellettuali abbiano innalzato le loro voci indignate. Io sono di Varsavia. Fui rinchiuso nel ghetto di Varsavia. Le Chevallier e i suoi rifiutano il nostro linguaggio e i nostri valori. I seguaci di Jean Marie Le Pen conquisteranno altre città e tenteranno di fascistizzarle. Quattro anni fa, Le Pen mi portò in tribunale perchè lo avevo definito un fascista. Oggi, Le Chevallier, quando glielo dico, accetta d'esserlo, se ne compiace, ammette di voler imporre una sola ideologia a una città che fa parte di un Paese democratico. Vuole la sua "notte dei cristalli", come accadde in Germania nel 1938". Con voce tremante per l'emozione, aggiunge: "Se i lepenisti, pur camuffati, andranno a mano a mano al potere, a me e ad altri non resterà che il quartiere ebraico. Avremo ghetti come in tempi atroci.
Dall’altro ieri il Front Nazional per i francesi deve diventare un vero incubo. Verrà fatto rimbombare nelle loro orecchie per tutta la campagna presidenziale, che F. N. è da sempre contro l’immigrazione, anti-europeista, favorevole alla reintroduzione della pena di morte oltre ad essere nazionalista con la N maiuscola.

Queste falsità diffuse in ogni dove, verranno contrastate con i poveri mezzi del Front National col lo slogan “Stato, stato e solo stato” lo stesso principio del Fascismo che predicò “Tutto nello Stato nulla fuori dello Stato.

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