Antonio Cassano, il pensiero di un uomo libero
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Antonio Cassano, il pensiero di un uomo libero
Il ct della nazionale Cesare Prantelli, incapace com’è, all’improvviso si è scoperto scrittore, capace, persino di buttare giù la prefazione al libro scritto dalla “checca” Alessandro Cecchi Paone, un libro che non ha nulla a che vedere con il sano mondo dello Sport.
Partendo proprio da una affermazione di questo “pederasta”, giornalisti corrotti e asserviti, anche alla lobby omosessuale del mondo occidentale, hanno formulato le domante sulla presenza di “paraculi” nella nazionale italiana, inducendo un dei migliori giocatori della nostra nazionale Antonio Cassano a dare sfogo al suo libero pensiero, un pensiero facile da prevedere. Ci sono froci in squadra? Mi auguro di no, risponde Cassano, in sala una grande risata di consenso.
Nessuno vorrebbe dei succhia cazzi e prendi in culo in squadra, sarebbe un problema, visti gli effetti che lo spompinamento produce – TUTTE LE PARTITE VERREBBERO TRUCCATE -, apriti cielo, il mondo dei finocchi ha preso in balzo quelle parole per attaccare Cassano e ricordare la denuncia dell’organizzazione anglo-americana Amnesty International: "i ritardi e l'ostruzionismo in Italia nell'approvazione della legge contro l'omofobia sono una violazione dello Stato italiano ai diritti dell'uomo", questi ricchioni, incapaci di procreare, scordano che la loro condizione nel mondo animale non le permetterebbe di vivere un solo giorno.
Il loro sganasciarsi deve finire. La loro affermazione: “da tempo il mondo del calcio e un po’ tutto lo sport professionista, è giacimento di eterosessuali, che si traduce in omofobia”, gratifica la maggioranza dei giovani e non che lo traducono in un atteggiamento di vita regolare tra simili. Chiedere l’allontanamento di Antonio Cassano dalla nazionale in queste europei vuol dire una sola cosa ridicolizzare l’Italia, nel gioco e in quel poco di prestigio che ancora vanta.
Cassano ha fatto bene a dare quella risposta, augurandosi che non vi fossero in squadra degli omosessuali, ha dato la stessa risposta che darebbe ogni padre di famiglia sul proprio figlio, averlo costretto a giustificarsi è stata una prepotenza “democratica” dei potentati, i quali hanno tutto l‘interresse di creare scontento e privilegiare, socialmente, inservibili categorie di genere quali sono questi “invertiti”
Partendo proprio da una affermazione di questo “pederasta”, giornalisti corrotti e asserviti, anche alla lobby omosessuale del mondo occidentale, hanno formulato le domante sulla presenza di “paraculi” nella nazionale italiana, inducendo un dei migliori giocatori della nostra nazionale Antonio Cassano a dare sfogo al suo libero pensiero, un pensiero facile da prevedere. Ci sono froci in squadra? Mi auguro di no, risponde Cassano, in sala una grande risata di consenso.
Nessuno vorrebbe dei succhia cazzi e prendi in culo in squadra, sarebbe un problema, visti gli effetti che lo spompinamento produce – TUTTE LE PARTITE VERREBBERO TRUCCATE -, apriti cielo, il mondo dei finocchi ha preso in balzo quelle parole per attaccare Cassano e ricordare la denuncia dell’organizzazione anglo-americana Amnesty International: "i ritardi e l'ostruzionismo in Italia nell'approvazione della legge contro l'omofobia sono una violazione dello Stato italiano ai diritti dell'uomo", questi ricchioni, incapaci di procreare, scordano che la loro condizione nel mondo animale non le permetterebbe di vivere un solo giorno.
Il loro sganasciarsi deve finire. La loro affermazione: “da tempo il mondo del calcio e un po’ tutto lo sport professionista, è giacimento di eterosessuali, che si traduce in omofobia”, gratifica la maggioranza dei giovani e non che lo traducono in un atteggiamento di vita regolare tra simili. Chiedere l’allontanamento di Antonio Cassano dalla nazionale in queste europei vuol dire una sola cosa ridicolizzare l’Italia, nel gioco e in quel poco di prestigio che ancora vanta.
Cassano ha fatto bene a dare quella risposta, augurandosi che non vi fossero in squadra degli omosessuali, ha dato la stessa risposta che darebbe ogni padre di famiglia sul proprio figlio, averlo costretto a giustificarsi è stata una prepotenza “democratica” dei potentati, i quali hanno tutto l‘interresse di creare scontento e privilegiare, socialmente, inservibili categorie di genere quali sono questi “invertiti”
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