Grecia: I servi rossi a servizio del liberalismo europeo sempre pronti all’assassinio.

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Messaggio  Admin Mar 05 Nov 2013, 20:50

Grecia: I servi rossi a servizio del liberalismo europeo sempre pronti all’assassinio. Strisc10

Noi di Liberapresenza più volte abbiamo sostenuto la necessità di unire le tante anime che rappresentano l’alternativa popolare alla falsa “democrazia” occidentale, la quale al pari del comunismo, tiene sotto scacco i propri popoli.
In Grecia, questa “democrazia”, al pari di quella italiana, dopo aver affamato il popolo,  distraendo miliardi di euro in favore di potenti e politicanti corrotti, costringe milioni di cittadini alla disperazione economico-sociale, per questo alle elezioni legislative che si sono succedute nel 2012 le categorie più disagiate hanno dato fiducia a Chrysi Avgi, unico partito estraneo a quel sistema politico, il quale è entrato in Parlamento con 18 eletti.

Fino al raggiungimento di questo risultato, nessun giudice si era interessato a Chrysi Avgi, i suoi militanti non erano ritenuti pericolosi delinquenti, stranamente, dopo l’ottimo risultato elettorale gli stessi magistrati si dedicano a quel Partito, aspettando il momento che permettesse l’incriminazione dei suoi attivisti, l‘occasione gli è data dall’uccisione del provocatore Pavlos Fyssas (militante dell’estrema sinistra “Gruppo Intarsia”), spiccano l’ordine d’arresto  per sei deputati, compreso il Leader Nikolaos Michaloliakos, con la ridicola accusa di guidare un'organizzazione criminale. Un comportamento persecutorio che molti Fascisti italiani subiscono da 70anni, in questo aiuti dagli organi d’informazione, i quali da parte nostra non hanno avuto la meritata attenzione per giungere a provvedimenti capaci di scoraggiare la loro attività menzognera. A nessuno dev’essere permesso di mentire, oltre, sulla nostra storia. A nessuno deve essere  permesso di continuare ad usare un linguaggio violento nei nostri confronti, senza subire la nostra protesta. Ammettiamo, quindi la necessità di combattere l’illegalismo dello Stato, assumendo certe funzioni d’opposizione, senza temere l’attività  corruttrice dell’informazione, che ci fa semplicemente schifo.

I fascisti non possono rimanere indifferenti, oltre, dinanzi a queste manovre, che permettono ai politicanti di adoperarsi contro il proprio popolo, con leggi eccezionali col solo intendo di limitare la lotta al vile liberalismo “democratico”.
Questo ha fatto il governo greco in sinergia con la magistratura contro Chrysi Avgi, un Partito appena entrato in parlamento, al quale da mesi si addossano responsabilità indimostrabili. La  Grecia sta sperimentando le stesse persecuzioni messe in atto contro il M.S.I., il quale ha subito l’arroganza  dei partiti cosiddetti antifascisti all’interno di un fantomatico arcocostituzionale, gli stessi partiti che hanno portato l’Italia nel baratro economico. Questo si sta ripetendo in questi giorni in Grecia, dove i vecchi partiti stanno adoperandosi in una campagna d’odio contro Chrysi Avgi, armando la mano di delinquenti rossi venduti al capitalismo internazionale, i quali con una mitraglietta Skorpion (arma utilizzata in Italia il 7 gennaio 1978, nell’assalto alla sede missina d’Acca Larentia, dove perirono Ciavatta Francesco, Bigonzetti Franco e Recchioni Stefano), il 2 novembre 2013, ammazzano due giovani militanti che chiacchieravano con gli amici davanti alla sezione di quel partito nel quartiere di Neo Eraklio (Atene). In due, a bordo di una grossa moto  giungono sul luogo, scendono, estraggono due mitragliette Skorpion, con le quali aprono il fuoco colpendo Manolis Kapellonis 20 anni e Yorgos Fundulis 23 anni. Una delle vittime è stata raggiunta da un solo proiettile alla testa, la seconda da due, uno al capo e uno al petto, a riprova della capacità terroristica dei killer, che si sono facilmente dileguati, unitamente ad un’auto con a bordo altri delinquenti pronti a dare manforte ai killer qualora qualcosa fosse andato storto.

Quella che i tecnici della squadra antiterrorismo greco ritengono un'esecuzione in piena regola, viene presentata dagli organi d’informazione alla opinione pubblica europea, come una “sparatoria  verificatasi ad Atene nelle vicinanze di una sede del partito di estrema destra Chrysi Avgi”, un partito rimasto agli organi d’informazione, praticamente sconosciuto per anni. Solo dopo l’elezioni legislative dello scorso anno che ha consegnato alle urne un grande risultato al  Chrysi Avgi, (21 deputati  nel voto di maggio, 18 in quello di giugno, su un totale di 300), questi organi, asserviti come detto più volte al potere politico-economico hanno dato sfogo ad una pesante campagna di menzogne, che attacca ogni attività che i militanti di Chrysi Avgi svolgono, ponendo il popolo greco di fronte ad un dilemma: restare vittime dei partiti antifascisti, o rendersi complici di Chrysi Avgi condividendone l’attività. Gli aspri commetti dei promotori d’odio contro Chrysi Avgi, cinicamente, uniformandosi al potere dei liberisti, coinvolgendo una parte del popolo, che si è lasciata intimorire, dalla presentazione distorta di un programma rinnovatore.  

L’assenza di una nostra internazionale evidenzia differenze, anche sostanziali, che ci indeboliscono, non permettendoci legalmente di nuocere all’opera delittuosa che questi organi inaspriscono sempre più contro di noi, per questo dobbiamo unirci contro i disinformatori, gettandoli, come meritano nelle fogne.

Non possiamo rimanere oltre passivi dinanzi a queste manovre, lo Stato deve restituire la sovranità al popolo, revocando le leggi eccezionali, promulgate subito dopo i primi successi dei Partiti nazionali che operano apertamente contro il liberalismo, ai quali spetta promuovere nuovi contenuti che il diritto della forza rivoluzionaria impone. Un nuovo regime e la normalizzazione si otterrà automaticamente.
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