9 Dicembre 2013: dalla parte dei Forconi

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Messaggio  Admin Lun 9 Dic 2013 - 23:56

9 Dicembre 2013: dalla parte dei Forconi D7920410

I FORCONI, ormai sono un movimento nazionale, che rappresenta una nuova forma di protesta, il popolo contro il potere della casta. Contro il governo dell’inciuccio, e un palamento di scalda poltrone.
Questa protesta di popolo, mira a sradicare il potere politico-economico, anche con l’aiuto degli Uomini e delle Donne in divisa. Non è accettabile che Governo e Parlamento, insediatosi grazie alla legge n. 270 del 21/12/2005 (che ha regolato le elezioni della XV, XVI e XVII legislatura), restino al loro posto, constatato che la Corte Costituzionale, sepur tardivamente, l’ha dichiarata  incostituzionale, in riferimento al premio di maggioranza assegnato e all'impossibilità per l'elettore di esprimere una preferenza.
Per questo è opportuno intensificare la protesta, per giungere alla cancellazione di tutti i  provvedimenti approvati  a partire dalle elezioni (2006/2013), che hanno portato al governo Prodi (2006), Berlusconi (2008), Monti (2011), Letta (2013). Provvedimenti approvati dai governi nell’assoluta inlegittimità, contro il popolo italiano, in asservimento alle più potenti lobby europee.    

I blocchi dei Forconi, debbono far comprendere agli organismi europei, che l’Italia è stanca di subire prepotenze, e che, chiede rispetto.
L’illegittimo governo deve sapere che, il popolo represso diviene sempre più forte, e in molte parti Italia è già maggioranza.
Se la protesta a Torino è degenerata non è certo colpa dei Forconi, ma dell’illegittimo Ministro dell’interno Alfano. A dimostrarlo il solidale comportamento delle forze di Polizia nei confronti dei manifestanti.
   
Ormai i Sit in vanno dal Veneto alla Sicilia
La protesta dei “forconi”, ha fatto presa in tutta Italia, non  solo contro le tasse ma ancor più contro un governo illegittimo.

Questa mattina l’Italia si è svegliata con blocchi e presìdi un pò ovunque, dal Veneto alla Campania, dalla zona di Milano fino a Palermo, dalle Marche alla Sardegna.
Al momento la situazione più critica si registra a Torino dove i manifestanti, dopo aver occupato il centro della città, hanno invaso i binari delle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, bloccando per circa un’ora anche il traffico ferroviario.
Sempre nel capoluogo del Piemonte la grave situazione economica a portato a tafferugli tra manifestanti e polizia nella centrale Piazza Castello con lanci di pietre  e uso dei lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine.

Ecco quanto accade regione per regione.

Piemonte  
Un carabiniere è stato ferito, in modo lieve, nel corso dei tafferugli avvenuti nel centro di Torino, dove si sono radunate oltre 2 mila persone. Tra loro anche alcuni ultrà appartenenti ai gruppi della tifoseria calcistica più oltranzista.
Contro le forze di polizia schierate in assetto antisommossa davanti al palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello, è stato lanciato di tutto: bottiglie vuote, sassi, mattoni, petardi e bombe-carta. La polizia ha reagito lanciando decine di gas lacrimogeni nel tentativo di disperdere la folla.
Danneggiate le auto di polizia e carabinieri.
La protesta, oltre a piazza Castello ha interessato la sede di Equitalia, in via Arsenale, la sede dell’Inps, in via XX Settembre, l’Ufficio delle Entrate, in corso Bolzano, dove in cinquanta hanno tentato di occupare la sede, ma sono stati respinti dall’intervento delle forze dell’ordine. Anche i binari delle stazioni sono stati presi d’assalto: è durata circa un’ora l’occupazione della stazione di Porta Nuova, un’ora e mezza quella di Porta Susa. Alcuni treni hanno interrotto la corsa a Torino Lingotto, Torino Stura e Collegno, altri hanno registrato ritardi intorno ai 50 minuti.
Proseguono i blocchi stradali nelle principali vie del centro: decine di persone bloccano la maggior parte degli incroci. Disagi anche alla viabilità delle auto in tutta la città. La maggior parte dei negozi e dei bar del centro e delle periferie è chiusa per la protesta indetta dal Coordinamento 9 dicembre. Vuoti i mercati e deserte le fermate dei taxi.
Non solo Torino, anche nel resto del Piemonte ci sono focolai di protesta. Circa 300 manifestanti hanno preso parte allo sciopero dei Forconi a Vercelli. Il corteo è partito da piazzale Roma, poi si è spostato fino a piazza Zumaglini. Un presidio anche a Carisio, sull’autostrada Torino-Milano.

Veneto
È scattata già nella notte in Veneto l’annunciata protesta degli autotrasportatori nel segno di «l’Italia si ferma».
In regione i promotori dell’iniziativa, i cosiddetti “forconi”, tra cui i “liberi imprenditori federalisti” della Life, avevano annunciato 19 presidi: sino a questo momento, secondo la mappa disegnata dalla Polstrada del Veneto i disagi sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona).
I manifestanti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi degli accessi autostradali bloccando di fatto la circolazione con grossi disagi sul traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4.
Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana (Treviso) dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Sul luogo carabinieri e polizia locale.
Militari stanno intervenendo anche a Cittadella (Padova) dove la protesta si è concentrata sulla circonvallazione. Meno preoccupante la situazione a Conegliano (Treviso) dove i manifestanti si stanno limitando a un volantinaggio.

Sicilia  
È al momento confermata la linea annunciata dai Forconi a Catania: sciopero articolato con presidi, ma nessun blocco del traffico. E così in quello che negli anni scorsi è stata la sede del “simbolo” della protesta del movimento degli autotrasportatori, il casello di San Gregorio dell’autostrada A18 Messina-Catania, non c’è stata la paralisi.
Un picchetto di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto e ha effettuato soltanto un volantinaggio.
La Questura di Catania ha accolto la richiesta del movimento dei Forconi e ha autorizzato manifestazioni e incontri in piazza Università. Anche nel resto della Sicilia al momento non si segnalano blocchi.«Siamo in uno stato di polizia, non è possibile scioperare come possono fare invece i sindacati», afferma il leader dei Forconi in Sicilia, Mariano Ferro, che è a Palermo per «valutare le azioni da intraprendere». Ferro replica anche al ministro Maurizio Lupi: «Lui dice che la nostra protesta non è legittima, ma lui, dopo la sentenza della Consulta sul Porcellum, si è chiesto se è legittimato>>.

Sardegna  
In Sardegna i camion stazionano davanti all’ingresso del porto storico di Cagliari; presidi sulla Statale 131 Cagliari-Sassari, i manifestanti  bloccano via Pintus, la strada che porta all’Agenzia delle entrate a Cagliari,  provocando disagi al traffico di via Vesalio e al transito della metropolitana leggera, gli anti-Equitalia hanno organizzato una altra manifestazione, annunciando  che da stamane aderiscono alla protesta nazionale dei «Forconi».
Durante presidio, caratterizzato da bandiere tricolori e dei Quattro Mori, c’è stato qualche momento di tensione con gli automobilisti che non riuscivano a passare. Il movimento, ancora una volta, chiede la «cacciata» di Equitalia dalla Sardegna e l’alleggerimento di una pressione fiscale considerata non più sostenibile.

Lombardia
A Milano e in provincia, si segnalano solo alcuni presidi.
Tra quelli segnalati, ad Arese, nei pressi dei cancelli dell’ex Alfa Romeo, Rho e Pero, nei pressi della Fiera, e agli svincoli autostradali di Assago, Molino Dorino, Monza (sede di Equitalia e Palaiper).
I raduni per ora contenuti di partecipanti (previsti in aumento con il passare delle ore) volantinano pacificamente, con qualche mezzo pesante sul ciglio della strada.
altri manifestanti del movimento stanno distribuendo volantini alle porte di Varese, sulla strada provinciale 57 dove stamani si sono verificati rallentamenti del traffico, con code fino a due chilometri vicino all’ingresso dell’autostrada A8.

Emilia-Romagna  
Questa mattina si è costituito un presidio davanti alla sede di Equitalia a Bologna, in via Tiarini.
Una manifestazione contro la società di riscossione dei tributi che ha visto la partecipazione dei rappresentanti del movimento dei forconi. «Non c’è violenza - ha detto Elisabetta Bianchi, una delle organizzatrici - Vogliamo che i dirigenti di Equitalia vengano fuori, siamo cittadini stanchi». La tappa finale sarà Palazzo d’Accursio, sede del Comune, dove i manifestanti proveranno ad interrompere il consiglio comunale.

Puglia  
Esponenti del “Movimento dei forconi”, che chiede le dimissioni dei rappresentanti di governo, hanno bloccato il traffico sulla tangenziale di Bari tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi. In entrambe le direzioni il transito dei mezzi pesanti è bloccato ed è consentito solo quello delle auto con notevoli rallentamenti. Stesso scenario sulla statale 231 in agro di Corato (Bari): in direzione nord e sud il transito è permesso solo alle auto.
Una protesta che vedrà un gruppo di manifestanti radunarsi in piazza Libertà, davanti alla Prefettura di Bari, per dare vita ad un corteo, che partirà alle 10 per attraversare le strade del centro cittadino. In provincia di Foggia, sulla Ss16, blocco totale dei mezzi pesanti al Km 670, con rallentamenti alla circolazione delle auto.
Gli autotrasportatori manifestano dalle cinque di questa mattina  anche sulla statale 613 Lecce-Brindisi in direzione nord, rallentando e a tratti bloccando il traffico veicolare in prossimità dello svincolo per Surbo.
Una protesta che si inserisce in quella nazionale ma che non era stata autorizzata, facendo subito scattare la repressione delle forze dell’ordine.

Campania  
Sulla strada statale 7, nei pressi di Nola  vi è stato un volantinaggio, mentre nei pressi del casello di Palma Campania dell’autostrada A30 - ha iniziato un campagna di «sensibilizzazione». I  manifestanti si invito della Polizia si sono spostati su una strada vicina.
Il presidio del movimento dei forconi in piazza Carlo III a Napoli a metà mattina si è infoltito di presenze, dando inizio all’azione di volantinaggio che ha fortemente rallentato il traffico. In piazza del Plebiscito, poi, di fronte la Prefettura, a manifestare ci sono esponenti di Forza nuova e dell’associazione “9 Dicembre”. Nel quartiere di Pianura i manifestanti sono diventati numerosi. Nuovo presidio a Cercola, nel Napoletano.

Lazio  
A Roma, questa mattina, i manifestanti si sono riuniti a Piazzale dei Partigiani, ma il vero raduno nella Capitale, avrà luogo alle 17, come ebbe a confermare il coordinatore del movimento, Danilo Calvani, definindolo «un appuntamento importante». «Ci riuniremo e daremo notizie di prim’ordine. Se mercoledì verrà data la fiducia al governo la nostra protesta rimarrà in piedi fino a che non se ne vanno. Sarà sciopero a oltranza, nelle forme pacifiche e democratiche che si conoscono» ha annunciato Cavani.

Liguria
Disagi anche a Genova, al casello autostradale di Bolzaneto, al varco portuale di San Benigno e nel centro città, dove è in corso una manifestazione, per lo sciopero degli autotrasportatori, nell’ambito della protesta dei forconi che ha proclamato un blocco fino 13 dicembre.
I mezzi pesanti diretti al mercato ortofrutticolo hanno bloccato l’uscita del casello autostradale di Bolzaneto provocando disagi nei pressi dello svincolo con rallentamenti anche in autostrada. Disagi al traffico anche nei pressi delle rampe di accesso al varco portuale di San Benigno.
Nel centro cittadino, intanto, i manifestanti, molti con il Tricolore in mano, si sono radunati tra piazza De Ferrari e via XX Settembre. Partecipano alla protesta molti cittadini, giovani, pensionati, esodati e disoccupati. La circolazione nella zona è bloccata.

È  tempo di  dare inizio alla costituire di uniche confederazioni sindacale per comparto   produttivo, o albo professionale. Per rendere più forte la proposta e evitare la protesta.
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