Giovanni Centrella (Ugl), acquista casa coi soldi del sindacato e l’intestata al figlio.

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Giovanni Centrella (Ugl), acquista casa coi soldi del sindacato e l’intestata al figlio. Empty Giovanni Centrella (Ugl), acquista casa coi soldi del sindacato e l’intestata al figlio.

Messaggio  Admin Mer 24 Set 2014, 23:02

Giovanni Centrella (Ugl), acquista casa coi soldi del sindacato e l’intestata al figlio. Liber245

La fine delle ideologie sta imponendo al popolo una classe dirigente sempre più disonesta.

Sono finiti gli anni in cui la giustizia perseguitava i rappresentanti del popolo come accade ad Edmondo Rossoni  (nato nel 1884) perché  spingeva le masse a chiedere più rispetto per il proprio lavoro. Un  Socialista, come B. Mussolini, che promuoveva attivamente gli scioperi degli agrari e si impegnava in battaglie antimilitariste. Nel 1907, in linea con gli indirizzi del sindacalismo rivoluzionario, abbandonò la federazione per impegnarsi a tempo pieno nelle organizzazioni di una lunga serie di comizi che, a causa dei contenuti violento, il 16 giugno 1908, gli valsero una condanna a quattro anni di reclusione e  due di sorveglianza speciale. Per non essere incarcerato si trasferì prima in Francia, dove fu diffidato, e poi in Brasile, dove soggiorno solo pochi mesi, in quanto venne espulso per attività sindacale, ritornò in Francia, nel luglio del 1910  si trasferì a New York dove divenne organizzatore della Federazione socialista italiana, e redattore al giornale “Il Proletario” (nella grande democrazia americana) fu arrestato con l’accusa di istigazione allo sciopero. Tornato in Italia all’inizio del 1913, a Modena diresse lo sciopero degli Edili senza successo. La paura di un nuovo arresto lo indusse a fuggire nuovamente a New York dove assunse la direzione de “Il Proletario”.  

Allo scoppiare della Prima guerra mondiale, come altri sindacalisti rivoluzionari, assunse posizioni interventiste; dopo aver abbandonato “Il Proletario”, fedele come “L’Avanti” alla linea neutralista, passò a dirigere la “Tribuna”, giornale d’ispirazione nazionalista.  

Ritornato in Italia per imbracciare le armi, nel 1918 dopo aver contribuito a costituire l’Unione Italiana del Lavoro fondò e diresse il settimanale “l’Italia nostra” organo milanese della stessa Unione.

Il 10 febbraio del 1922 fu nominato segretario generale della Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali. Sindacati fascisti costituitisi a Bologna nel gennaio precedente. Assunse inoltre la direzione de "Il lavoro d’Italia", giornale della nuova Confederazione, e promosse l’idea di un sindacalismo integrale, vale a dire la fusione in un unico organismo sia dei sindacati operai sia di quelli padronali. Proposito all’epoca fortemente contrastato dal pratonato, per questo si impegno per ottenere per le Corporazioni il monopolio della rappresentanza sindacale del mondo operaio; una posizione che lo portò a scontrarsi con la "Commissione dei diciotto", istituita dal governo con il compito di studiare le problematiche politiche e sociali. Obbiettivo  che raggiunse il 2 ottobre del 1925 grazie agli accordi di Palazzo Vidoni.

Un impegno di vita che in seguito le costo la condanna a morte, decretata dal Tribunale di Verona per aver votato nel luglio del 1943 a favore dell’ordine del giorno Grandi, scampata questa condanna per essersi rifugiato in Vaticano, nel maggio del 1945 venne condannato (dalla nascente democrazia) all’ergastolo. Si trasferì in Canada dove rimase fino a quando non fu amnistiato.

Edmondo Rossoni, spese gran parte della sua vita a lottare contro il potere e i prepotenti, lo fece da socialista e da Fascista, sempre con lo spirito rivoluzionario che lo controdistingueva. Nel 1943, ormai perso dall’esito della guerra tradì il Fascismo, ma, mai derubò il suo popolo.  

Questo accadeva nell’Italia del vile monarca, dopo l’occupazione anglo-americana e la scelta repubblicana tutto è cambiato, Giovanni Centrella (Nato nel 1965) lo ha capito bene. Nel 1995 viene assunto dalla Fiat in provincia di Avellino, gia nel 1997 si impone tra gli operai divenendo rappresentante  sindacale per la Ugl Metalmeccanici. Nel 2000 è eletto segretario provinciale Ugl, nel 2003 diviene dirigente nazionale, infine, nel 2006, segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, il 29 maggio 2010 viene eletto all'unanimità segretario generale, dal Consiglio Nazionale della UGL e il 31 marzo 2012 viene rieletto segretario generale dal terzo congresso della UGL, ricoprirà l’incarico fino  nel luglio 2014. In questo contempo ricopre l’ulteriore incarico di consigliere nazionale del CNEL mentre dal 28 luglio 2014 ricopre la carica di direttore generale della Confederazione “ES. A. AR. CO.” esercenti, agricoltura.

Si può definire un essere insaziabile?

Quello che doveva essere un galantuomo di destra in realtà viene disegnato  dalla magistratura come un incallito approfittatore, tanto da spingere il  giudice per le indagini preliminari di Roma su richiesta del Procuratore aggiunto Nello Rossi e del Sostituto procuratore Stefano Pesci, a chiedere al Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza comando romano (GdF) di sequestrare l’immobile sito in via Vandoies, 42 a Roma, probabilmente pagato con i soldi del Ugl dall’ex segretario generale.

Giovanni Centrella, ex segretario dell’Unione Generale del Lavoro e Laura De Rosa sua segretaria personale, e vice-segretario generale pro tempore del richiamato sindacato, sono indagati per appropriazione indebita aggravata e continuata per diverse centinaia di migliaia di euro. Il gip ha assunto il provvedimento sul presupposto che Centrella, abusando della sua qualità di segretario generale dell’Ugl e della totale assenza di controlli sul rendiconto delle spese del predetto sindacato, si sia appropriato, a più riprese ed in vario modo, di ingenti somme di denaro.
Gli inquirenti hanno scoperto che il Centrella ha aperto un conto corrente “fantasma” intestato al sindacato ma in effetti gestito esclusivamente dallo stesso, del tutto sconosciuto ai responsabili amministrativi dell’Ugl, gli inquirenti ritengono che il conto sia stato rimpinguato attraverso l'affidamento di 200 mila euro concesso dall'istituto bancario su tale conto corrente con il quale, nell’ottobre del 2013, avrebbe effettuato, tra le altre spese di natura personale, il pagamento di 65 mila euro a titolo di acconto per l’acquisto dell’immobile sequestrato il 23 settembre 2014, e che successivamente ha intestato al figlio.

“L’indebita appropriazione dei fondi del sindacato per l’acquisto dell’abitazione di via Vandoies costituisce soltanto una delle condotte illecite riscontrate nel corso dell’attività investigativa, che nasceva dall’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette inviate dagli intermediari bancari, proprio in relazione alla gestione “proprietaria” dei conti del Sindacato da parte del suo ex segretario”.

Il sindacato nato “Fascista” sotto la sigla della “CISNAL” (Confederazione Italiana Sindacati Nazionale dei Lavoratori) vicino all’allora  M.S.I., con lo scopo di promuovere: nuovi riconoscimenti sociale attraverso una migliore redistribuzione della ricchezza, una più efficiente giustizia sociale, la difesa del potere di acquisto dei salariati delle retribuzioni e del posto di lavoro, ha mantenuto i suoi dirigenti che, all’epoca subivano ogni forma di angheria fuori da ogni procedimento giudiziario, in quanto essi servivano e non si servivano del sindacato. Oggi la scomparsa dello spirito Fascista ha permesso a moltissimi infausti personaggi la scalata verso la corruzione e la personale ricchezza.

VERGOGNA !!!  
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