Brescia: per i fatti di piazza della Loggia, ingiustizia è fatta!
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Brescia: per i fatti di piazza della Loggia, ingiustizia è fatta!
Indebolita la capacità offensiva delle formazioni Fasciste, questa falsa “democrazia” può imporci ogni prepotenza, scegliendo di colpire i Camerati più in vista. Dopo l’assoluzione in primo grado e in appello Carlo Maria Maggi, è stato costretto dalla decisione del tribunale “Speciale” ha subire un processo d’Appello Bis, questa volta dinanzi la seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Milano, Tribunale più rosso d’Europa, dal quale non ci aspettavamo null’altro che una condanna.
Dopo le due assoluzioni il 19 aprile del 2012, scrivevamo su Liberapresenza un post dal titolo: ”Brescia: L’appello che fa rabbia agli antifascisti”, il più arrabbiato allora era Manlio Milani, un antifascista incallito, presidente del “associazione familiari delle vittime”, convito che tutti i mali del Mondo vengono per colpa dei Fascisti.
La Procura di Brescia presenta ricorso contro l’assoluzione di Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte e Delfo Zorzi, chiedendo di disporre un processo d’appello-bis contro gli imputati ritenuti Fascisti, escludendo dal ricorso l’assoluzione di Francesco Delfino ex comandante dei carabinieri ed ex membro del Sismi, una furbizia questa che, unitamente al potere politico del sostituto pg di Cassazione Vito D'Ambrosio, a spinto la quinta sezione penale del tribunale “Speciale” ad annullare le assoluzioni decretate dalla Corte d'Assise d'Appello di Brescia nel 2012 e rinviare per la celebrazione di un nuovo processo per due dei tre imputati. Una ulteriore persecuzione per il Camerata Maggi il quale ha vissuto la sua vita innanzi alla prepotenza del potere giudiziario asservito alla falsa “democrazia”.
Gli Alti giudici di Cassazione nel ricorso presentato dalla Procura di Brescia hanno accertato il reato di assoluzione degli imputati Fascisti, commesso dalla Corte d'Assise d'Appello di Brescia.
Come afferma in un suo articolo Michele Brambilla: “Questa volta, invece, la doppia condanna difficilmente finirà nel nulla come le precedenti. Gli ergastoli di Milano, infatti, sono stati praticamente quasi «ordinati» dalla Cassazione, e quindi ben difficilmente verranno annullati”.
Ricordiamo che, Maggi è un medico veneziano di 80 anni, in gravi condizioni di salute: se condannato non andrà mai in carcere, di certo finirà la sua vita da impunito.
AL CAMERATA E COMBATTENTE CARLO MARIA MAGGI, VA IL NOSTRO ETERNO RIGRAZIAMENTO, PER AVERCI RICORDATO CON IL SUO SACRIFICIO CHE’ IL “NOSTRO ONORE SI CHIAMA FEDELTA!”
Dopo le due assoluzioni il 19 aprile del 2012, scrivevamo su Liberapresenza un post dal titolo: ”Brescia: L’appello che fa rabbia agli antifascisti”, il più arrabbiato allora era Manlio Milani, un antifascista incallito, presidente del “associazione familiari delle vittime”, convito che tutti i mali del Mondo vengono per colpa dei Fascisti.
La Procura di Brescia presenta ricorso contro l’assoluzione di Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte e Delfo Zorzi, chiedendo di disporre un processo d’appello-bis contro gli imputati ritenuti Fascisti, escludendo dal ricorso l’assoluzione di Francesco Delfino ex comandante dei carabinieri ed ex membro del Sismi, una furbizia questa che, unitamente al potere politico del sostituto pg di Cassazione Vito D'Ambrosio, a spinto la quinta sezione penale del tribunale “Speciale” ad annullare le assoluzioni decretate dalla Corte d'Assise d'Appello di Brescia nel 2012 e rinviare per la celebrazione di un nuovo processo per due dei tre imputati. Una ulteriore persecuzione per il Camerata Maggi il quale ha vissuto la sua vita innanzi alla prepotenza del potere giudiziario asservito alla falsa “democrazia”.
Gli Alti giudici di Cassazione nel ricorso presentato dalla Procura di Brescia hanno accertato il reato di assoluzione degli imputati Fascisti, commesso dalla Corte d'Assise d'Appello di Brescia.
Come afferma in un suo articolo Michele Brambilla: “Questa volta, invece, la doppia condanna difficilmente finirà nel nulla come le precedenti. Gli ergastoli di Milano, infatti, sono stati praticamente quasi «ordinati» dalla Cassazione, e quindi ben difficilmente verranno annullati”.
Ricordiamo che, Maggi è un medico veneziano di 80 anni, in gravi condizioni di salute: se condannato non andrà mai in carcere, di certo finirà la sua vita da impunito.
AL CAMERATA E COMBATTENTE CARLO MARIA MAGGI, VA IL NOSTRO ETERNO RIGRAZIAMENTO, PER AVERCI RICORDATO CON IL SUO SACRIFICIO CHE’ IL “NOSTRO ONORE SI CHIAMA FEDELTA!”
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