28 luglio 2019, Gilroy, città della contea di Santa Clara (California)

Nella lotta contro la falsa “democrazia” americana viene versato altro sangue innocente. Gli uomini di polizia asserviti al sistema hanno abbattuto l’italo-iraniano Santino William Legan, il quale era stato illuso di poter trovare libertà e benessere, al contrario ha trovato oppressione e povertà, per questo con il tempo la delusione è divenuta rabbia e la rabbia ribellione, da qui l’azione armata del 19enne, durante l’appuntamento annuale di grande richiamo quale è il Gilroy Garlic Festival di San Josè, una delle maggiori manifestazioni dedicate al cibo (l’anno scorso è stato visitato da 80mila persone).

La città di Gilroy, famosa per la coltivazione intensiva dell’aglio, ha subito l’attacco, indiscriminato, del giovane Legan, messo in atto perché stanco delle promesse non mantenute dal sistema “liberale”. Questo e solo questo lo ha trasformato in un Combattente che si arma per colpire il mucchio, sia esso formato da bambini o di adulti che sono alla ricerca di svago, non importa su chi spara per ribellarsi al sistema.

L’atto di ribellione è cominciato intorno alle 17.41 ora locale (le 2.41 in Italia) e sarebbe durato appena un minuto. A fare da bersaglio ancora una volta la povera gente, Legan, colpisce a morte 3 persone, Stephen Romero, 6 anni, Keyla Salazar, 13 anni e Trevor Irby, 25 anni, mentre altri 15 restano a terra feriti.

Santino William Legan, sui social citava il libro intitolato “Might is right”, scritto da Ragnar Barbanera, pubblicato nel 1890, nel quale si invoca l’anarchia, il razzismo e la misoginia, per questo gli investigatori lo definiscono un suprematista contro i “meticci” e i bianchi della Silicon Valley, anziché un esperto militare che all’ultimo giorno del Garlic Festival, armato di un fucile semiautomatico è stato capace di eludere il sistema di sicurezza (metal detector) usando uno “strumento” per tagliare la recinzione di filo spinato vicino un torrente che confina con un parcheggio, per mischiarsi fra la gente e porsi davanti al palco che suona musica dal vivo, e dare inizio sbagliando, a sparare sulla folla.

Come tanti lupi solitari Legan ha sbagliato bersaglio, anziché colpire i responsabili del proprio disagio, si e scaglia contro uomini e donne, inoffensive che assistono a uno spettacolo musicale. Doveva colpire il potere. Pochi colpi tanto danno, divenendo agli occhi del Popolo un Eroe. Purtroppo, ha fatto la scelta sbagliata, e per questo è stato assassinato.

Il Popolo americano deve ribellarsi in massa contro la prepotenza dei potenti, abbattendo la “democrazia liberale”, solo cosi potrà trovare la pace sociale.