31 agosto 2019: 76° anniversario del bombardamento angloamericano del 1943 sulla città di Pescara.

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 31 agosto 2019: 76° anniversario del bombardamento angloamericano del 1943 sulla città di Pescara.   Empty 31 agosto 2019: 76° anniversario del bombardamento angloamericano del 1943 sulla città di Pescara.

Messaggio  Admin Mar 03 Set 2019, 21:50

 31 agosto 2019: 76° anniversario del bombardamento angloamericano del 1943 sulla città di Pescara.   Bombar10
 
Il 31 agosto 2019, si è tenuta la cerimonia ’31 Agosto 1943 – 31 Agosto 2019 – Pescara non dimentica’, in ricordo del 76° anniversario dei primi bombardamenti angloamericani su Pescara che, devastarono il lungomare e il centro cittadino.

Un bombardamento che i Traditori, da sempre asserviti allo straniero, negli anni hanno difeso, spingendosi al punto di organizzarne il falso ricordo.

Quest’anno l’amministrazione comunale ha avuto il coraggio di  commemorare  quel bombardamento che uccise oltre tremila pescaresi sotto un’altra veste, non permettendo  ai Traditori di cantarsela e suonarsela come avevano fatto per anni, occultando  la verità. Quei morti, che nessun Presidente della repubblica - in questa falsa “democrazia” - ha mai ricordato, si meritavano la verità, non si doveva continuare a mettere sullo stesso piano assassinati ed assassini, cosa che i Traditori antifascisti hanno fatto per 75 anni.

Per questo i Traditori - senza arrossire - per bocca del segretario del PD abruzzese Michele Fina, denunciano che: ”Per la prima volta dopo anni, l’Anpi è stata esclusa dall’organizzazione della manifestazione istituzionale in memoria dei bombardamenti del 31 agosto su Pescara”  aggiungendo: “il PD abruzzese aderirà e sarà presente con una propria delegazione all’iniziativa di commemorazione e ricordo dei bombardamenti di Pescara nella giornata di domani” accusando “i tentativi di revisionismo, che si sono concretizzati lo scorso anno con l’organizzazione a Pescara di una iniziativa parallela imbastita per negare goffamente la correlazione tra la tragedia e le scelte del fascismo e i bombardamenti, quest’anno hanno il placet, istituzionale, del Comune di Pescara” “la destra preferisce nascondere e rinnegare la matrice antifascista della nostra Costituzione”.

Queste accuse cozzano con quanto ha affermato Marcello Antonelli, nella sua qualità di Presidente del Consiglio comunale, il quale dopo  la deposizione della Corona d’alloro dinanzi alla lapide installata sulle mura comunali in ricordo dei bombardamenti, e, dopo il suono de “Il Piave” e de “Il Silenzio”, ha preso la parola affermando: “Il 31 agosto 1943 credo la si possa definire come una data ‘spartiacque’ per Pescara: è il giorno in cui la seconda guerra mondiale è concretamente, tangibilmente, piombata nelle case dei cittadini, dei civili. Sino a quel giorno la nostra terra era stata solo sfiorata dal conflitto, molti nostri giovani erano partiti per il fronte, erano lontano da casa, ma le famiglie seguivano le cronache di quella immane tragedia solo attraverso i giornali o la radio. Nulla lasciava presagire che dalle ore 13.20 del 31 agosto tutto sarebbe cambiato”.

Antonelli ha voluto anche commentare il polverone polemico sollevato dai Traditori, sull’aver restituito in capo all’amministrazione comunale l’organizzazione della “giornata del ricordo” affermando:  “La nostra amministrazione di governo non sposa la politica della divisione e dell’odio: oggi abbiamo giustamente invitato alla nostra cerimonia istituzionale tutti i consiglieri comunali, com’era scontato che fosse, tutte le associazioni territoriali combattentistiche e d’armi proprio per unirci tutti in un’unica preghiera di cordoglio per la tremenda tragedia che ci ha colpiti 76 anni fa”. Ricordando, fra l’altro che il prossimo 14 settembre si replica con la commemorazione del secondo bombardamento su di Pescara, questa volta dinanzi al Muro di cinta della vecchia stazione ferroviaria, nel mirino del raid americano.

Liberapresenza, sfidano consciamente la norma repressiva  sulla apologia del Fascismo, ricorda alle nuove generazioni di Pescara e con essi a tutti gli italiani che, la sequenza di bombardamenti su Pescara sono avvenuti quando il Fascismo era caduto e Fascisti lo avevano rinnegato. Infatti  tutto finì il 25 luglio 1943, dopo il voto del Gran Consiglio che mise in minoranza Benito Mussolini, duro dittatore, il quale il giorno dopo si reco dal “vile monarca” rassegnando le proprie dimissioni. Da quel momento l’Italia, Fascista e No, si era sgretolava  sotto il vile voto  dei cospiratori contro Mussolini.

Badoglio nominato a posto di Benito Mussolini, Capo del governo, subito dopo il suo proclama radiofonico, si premuro a convocare il gen. Castellano, appena rientrato da Lisbona, il quale gli prospetto la richiesta degli alleata di incontrarsi in Sicilia, terra già da essi occupata.  

Badoglio, doveva a tutti i costi negoziare la cessazione delle ostilità, per questo inviò il gen. Castellano come ambasciatore presso gli alleati con l’incaricato di conoscere quale erano le condizioni dettate per la resa, voleva addirittura collaborare all’occupazione dell’Italia, e per questo pensava di potersi permettere di chiedere agli alleati di conoscere quali fossero i loro piani. Sebbene il conflitto, fintamente, fosse ancora in corso.

In quei frenetici giorni chiese agli alleati, di paracadutare 2.000 unità su Roma per la difesa della Capitale, richiesta che fu accolta, anche perché in parte già prevista dai piani alleati. In vero tale eventualità, venne snobbata dagli stessi comandi italiani.  

Il 31 agosto 1943  il generale Castellano era già a Cassibile (Siracusa)  a sottomettere il Popolo italiano alla volontà dell’esercito alleato.

Fu in questo clima che i “liberatori” alleati bombardarono la città di Pescara, il 31 agosto, e il 14 settembre ad armistizio firmato (il 3 settembre 1943)  causando in un solo colpo lo stesso numero di morti, dei presunti e successivi massacri nazisti.  
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