La vigliaccheria dei Traditori, questa volta ha sbattuto a muso duro.

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Messaggio  Admin Mer 04 Set 2019, 18:16

La vigliaccheria dei Traditori, questa volta ha sbattuto a muso duro. Castel10

I traditori continuano a rinvangare vecchi atti municipali che in un preciso momento storico assegnavano, per la carica che ricopriva, la cittadinanza a Benito Mussolini, atti deliberativi che oggi valgono meno della carta da macero, e per questo nessuno può vantarne l’esistenza.

Purtroppo le tante debolezze su cui si poggia l’attuale repubblica ha la necessità Politica, Economica e Culturale, di denigrare senza contraddittorio un ventennio di storia italiana (vedi le leggi sull’apologia del Fascismo), o ancora peggio cancellare (attraverso il totale l’abbandono) le opere realizzate in quel ventennio.

Storia meravigliosa che impedì ai servi dei soviet di occupare il potere preteso dai promotori del biennio rosso, e ancor più meraviglioso per aver restituito al Popolo italiano la dignità persa da tempo.
Una storia finita non per l’azione del nemico ma per mano di “fascisti” che il 25 luglio 1943 tradirono il Capo del Governo, con un voto espresso a maggioranza dai componenti del Gran Consiglio. Quel voto indusse Mussolini alle dimissioni dall’incarico senza alcuna pretesa.
Stupida decisione che causo lo sbriciolamento del Fascismo.

Il ricordo di quel ventennio, purtroppo per i Traditori, non è stato ancora cancellato, viene ricordato dagli italiani che invocano una Repubblica presidenziale, e le elezioni subito dopo la Caduta anticipata del governo, insomma, una vera Democrazia partecipata.

Questo diritto è negato dai Traditori che, anziché amministrare i territori per sorreggere il benessere dei cittadini, intrecciano false e inutili accuse a quanti non intendono accettare i loro diktat.
Questo è accaduto a fine agosto 2019, a Castelbuono, un comune di 8.627 abitanti della città metropolitana di Palermo, dove Benito Mussolini rimarrà cittadino onorario. Non ci sarà infatti, per il capo del fascismo, nessuna revoca della vecchia delibera del consiglio comunale.

La vicenda viene raccontata dal Giornale di Sicilia.

Ad intestarsi la richiesta per la cancellazione del riconoscimento era stato il capogruppo di maggioranza dei «Democratici per Castelbuono», iscritto all’Anpi, costretto a fare un passo indietro, perché non ha trovato i presupposti favorevoli per portare avanti il suo intendimento.

Nell’estate del 2016, dall’archivio storico comunale, era venuta fuori la vecchia deliberazione risalente al 23 maggio 1924, con la quale il consesso consiliare aveva votato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria a Mussolini. Allora il capogruppo dei sinistri si era prodigato per la revoca, ma poi era iniziata la campagna elettorale per le amministrative e il Consiglio comunale aveva altro a cui pensare.

Fino a quando sul caso è tornato un altro sinistro anch'esso – come detto - capogruppo dei «Democratici per Castelbuono», la compagine che appoggia l’attuale sindaco Mario Cicero.

La sua proposta, però, non ha trovato la maggioranza necessaria in seno al Consiglio comunale, anzi ha riscontrato l’opposizione all’interno del suo stesso movimento, come la vice presidente del consesso consiliare Lucia S. e il consigliere Angelo P.

Mentre sull’argomento il sindaco è rimasto silente, il capogruppo di maggioranza dei «Democratici per Castelbuono» è stato costretto ad ammettere la sua personale sconfitta e per questo si è dimesso da capogruppo (dimissioni poi respinte). La sua pomposità si è sgonfiata dichiarando la sua sconfitta al Giornale di Sicilia: “Molti comuni italiani hanno già provveduto alla revoca, anche su impulso dell’Anpi. Dopo le elezioni, quindi, è stato naturale per me riproporre quell’atto politico, simbolico nella sua accezione … pensando di trovare la condivisione di tutto il Consiglio comunale, in quanto considero l’antifascismo un valore di tutti e non solo di una parte. In seguito al dibattito pubblico che ne è scaturito, ho preso atto che la mia proposta non aveva trovato ampia condivisione e a malincuore ho dovuto fare un passo indietro. … In generale, mi è dispiaciuto il silenzio pubblico da parte di altre forze politiche o singoli esponenti che dovrebbero riconoscersi in quei valori“.
antiFascisti di Castelbuono, andate a C……!
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