Camerati! Il caso Castrucci è un ulteriore motivo per ritrovarci in un unico soggetto politico.
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Camerati! Il caso Castrucci è un ulteriore motivo per ritrovarci in un unico soggetto politico.
Nell’esprimere la nostra SOLIDARIETA’ al Prof. CASTRUCCI, rileviamo quanto odio cova sotto le ceneri del declino comunista.
Sono mesi che i sinistri italiani accusano il capo della Lega di costruire il proprio successo fomentando paure. Un accusa senza alcun reale fondamento, al contrario, è Zingaretti e il suo codazzo ad alimentare paure del passato che ad oggi non hanno alcun futuro.
A fomentare la paura del Fascismo, sconfitto dalle armi degli alleati con l’aiuto di alcuni traditori italiani, non è certo Salvini il quale a ragione, da ex giovane comunista, ritiene quel ventennio definitivamente chiuso e nei fatti è così.
Oggi il ritorno dell’idea Fascista si può ipotizzare solo all’interno di una Democrazia Partecipata, non certo con l’affermazione del partito unico, cosa che ancora oggi è riscontrabile in alcune nazioni del mondo dove al popolo è imposto il peso della fallimentare utopia del comunismo.
Utopia che nella falsa “democrazia” italiana viene imposta da 76 anni con la prepotenza da oligarchie finanziarie aiutate da un incisivo ordine giudiziario quale, magistratura “democratica”.
Da qui la persecuzione di coloro che riconobbero il valore di un Popolo. Il Popolo che nel 1933 in Germania scelse in maggioranza il Partito nazista, una scelta che non dovrebbe essere sottovalutato nel momento in cui si tenta di dare una risposta alla domanda, mille volte formulata, sul perché mai dei cittadini normali e rispettosi della legge aderirono contale buona volontà a quella che oggi è generalmente considerata dai, veri, fomentatori di Odio e Paura un’organizzazione di assassini.
Eppure le origini del nazismo sono strettamente collegate alle circostanze e alle conseguenze della prima guerra mondiale. Nel novembre 1918 la Germania dovette fronteggiare il disastro: aveva perso la guerra, il Kaiser aveva abdicato e il governo era crollato. Le forze armate erano ormai sciolte, e gruppi di soldati smobilitati di sinistra, senza prospettive vagavano per le strade invocando (al pari dei disertori italiani) la rivolta bolscevica simile a quella che aveva appena avuto luogo in Russia.
La nazione era sotto pressione anche da parte dei rivoluzionari civili spartachisti, e i ribelli polacchi che minacciavano di invadere la Slesia e i territori orientali del Reich nel Baltico.
Per fronteggiare queste minacce, alcuni militanti di destra, desiderosi di difendere la Patria e i suoi valori tradizionali, non avendo un vero e proprio esercito in cui prestare servizio, si riunirono in nuove unità costituite a questo apposito scopo. Questi gruppi affondavano le proprie radici in corpi volontari, ai quali in Germania si era ricorso già nei periodi critici fin dal Medioevo.
Questi Camerati divennero una casa e una famiglia, con il compito principale di impedire che la Germania adottasse un regime bolscevico, essi soffocarono i tumulti, mantennero l’ordine nelle strade, garantirono la protezione degli edifici pubblici e divennero il sostegno della legge.
Dopo la sconfitta, americani, francesi e inglesi attraverso il trattato di Versailles, imposero alla Germania le condizioni per ricostituzione di un esercito assai ridotto.
Per responsabilità delle tre nazioni vincitori, molti degli uomini che non furono accolti nel nuovo esercito regolare aderirono a gruppi di destra nazionalista. Questi gruppi crearono una serie di emblemi e di insegne, tra le quali spiccavano la svastica - della Ehrhardt Brigate - e la testa di morto, presi a prestito dalle truppe d’assalto imperiali.
Questi da subito, divennero simboli del tradizionalismo, dell’antiliberalismo e dell’antibolscevismo: dunque feticci di ideali, per l’elite nazista in gestazione. Adolf Hitler, grazie alla sua oratoria suo malgrado ne divenne il Capo.
Hitler, nel dicembre 1918 dopo essere stato dimesso dall’ospedale militare a pasewalk, presso Stettino, dove era stato ricoverato per una intossicazione da GAS, si offri volontario per il servizio di guardia nel campo per i prigionieri di guerra a Traunstein, ma entro la fine di gennaio 1919 tutti i suoi reclusi furono liberati. Lasciato il campo con l’uniforme ancora indosso, si diresse a Monaco dove si arruolò nel Freikorps della Baviera, che era stato fondato dall’eroe di guerra Franz Ritt von’Epp con lo scopo di liberare la città dal nuovo governo marxista. Dopo la Liberazione della Baviera, gruppi di nazionalisti nascevano ovunque con lo scopo di liberare la nazione dai traditori di novembre, che avevano portato il disonore della pace imposta, e dai comunisti, fedeli in primo luogo alla Russia.
Si trattava soprattutto di gruppi che riunivano assieme intellettuali razzisti per contrastare l’influenza marxista e l’influenza ebrea nella classe operaia. Questi intellettuali ritenevano gli ebrei i principali responsabili della rivoluzione rossa, citando il fatto che tutti i capi del movimento comunista, come Karl Liebknecht, Rosa Luxemburg, Kurt Eisner e altri, erano ebrei.
Come nel biennio rosso italiano, i bolscevichi tedeschi innalzarono la lotta politica trasformandola in una Guerra Civile.
Il partito comunista e i socialisti formarono milizie armate, provocando la reazione delle Sa e delle Ss. Tredici membri delle Ss furono uccisi nel 1932 e svariate centinaia furono feriti durante i combattimenti in strada contro il Fronte rosso.
Fu la maggioranza dei tedeschi decise di fermare gli scontri con il voto del 1933, quando il NSDAP conquistò una significativa vittoria elettorale, tanto che il 30 gennaio 1934 Paul von Hindenburg, Presidente del Reich dal 1925, affidò a Hitler la carica di cancelliere e la responsabilità di formare il governo.
La sinistra germanica contestava con la violenza la libera espressione del Popolo elettore (1933), come aveva fatto nel 1924 la sinistra italiana.
A questo punto la “democratica” opposizione comunista a meno di un mese dalla formazione del nuovo governo, non accettando il responso elettorale il 28 febbraio incendiano l’edificio del Reichstag, radendolo al suolo.
Il giorno seguente Hitler emanò un decreto <<- per la protezione del Popolo e dello stato ->> con il quale dava alle Sa e alle Ss la possibilità di agire in qualità di polizia.
Mussolini prima e Hitler dopo con le loro decisione hanno risparmiato ai Loro Popoli 74 anni di sofferenza Comunista.
È, probabilmente che questa decisione ha spinto il prof. Castrucci a scrivere sul suo
account: "I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l'intera civiltà europea". Aggiungiamo noi - da sionismo e comunismo.
Ricordando che:
- da sempre siamo a fianco delle genti a cui i “democratici” impediscono di esprimere il loro libero e pacifico pensiero;
- l’Odio è una malattia dei rossi, nemici dei Popoli;
- nel 1939 a dare inizio ad una disastrosa guerra mondiale furono l’Inghilterra e la Francia, non viceversa.
Sono mesi che i sinistri italiani accusano il capo della Lega di costruire il proprio successo fomentando paure. Un accusa senza alcun reale fondamento, al contrario, è Zingaretti e il suo codazzo ad alimentare paure del passato che ad oggi non hanno alcun futuro.
A fomentare la paura del Fascismo, sconfitto dalle armi degli alleati con l’aiuto di alcuni traditori italiani, non è certo Salvini il quale a ragione, da ex giovane comunista, ritiene quel ventennio definitivamente chiuso e nei fatti è così.
Oggi il ritorno dell’idea Fascista si può ipotizzare solo all’interno di una Democrazia Partecipata, non certo con l’affermazione del partito unico, cosa che ancora oggi è riscontrabile in alcune nazioni del mondo dove al popolo è imposto il peso della fallimentare utopia del comunismo.
Utopia che nella falsa “democrazia” italiana viene imposta da 76 anni con la prepotenza da oligarchie finanziarie aiutate da un incisivo ordine giudiziario quale, magistratura “democratica”.
Da qui la persecuzione di coloro che riconobbero il valore di un Popolo. Il Popolo che nel 1933 in Germania scelse in maggioranza il Partito nazista, una scelta che non dovrebbe essere sottovalutato nel momento in cui si tenta di dare una risposta alla domanda, mille volte formulata, sul perché mai dei cittadini normali e rispettosi della legge aderirono contale buona volontà a quella che oggi è generalmente considerata dai, veri, fomentatori di Odio e Paura un’organizzazione di assassini.
Eppure le origini del nazismo sono strettamente collegate alle circostanze e alle conseguenze della prima guerra mondiale. Nel novembre 1918 la Germania dovette fronteggiare il disastro: aveva perso la guerra, il Kaiser aveva abdicato e il governo era crollato. Le forze armate erano ormai sciolte, e gruppi di soldati smobilitati di sinistra, senza prospettive vagavano per le strade invocando (al pari dei disertori italiani) la rivolta bolscevica simile a quella che aveva appena avuto luogo in Russia.
La nazione era sotto pressione anche da parte dei rivoluzionari civili spartachisti, e i ribelli polacchi che minacciavano di invadere la Slesia e i territori orientali del Reich nel Baltico.
Per fronteggiare queste minacce, alcuni militanti di destra, desiderosi di difendere la Patria e i suoi valori tradizionali, non avendo un vero e proprio esercito in cui prestare servizio, si riunirono in nuove unità costituite a questo apposito scopo. Questi gruppi affondavano le proprie radici in corpi volontari, ai quali in Germania si era ricorso già nei periodi critici fin dal Medioevo.
Questi Camerati divennero una casa e una famiglia, con il compito principale di impedire che la Germania adottasse un regime bolscevico, essi soffocarono i tumulti, mantennero l’ordine nelle strade, garantirono la protezione degli edifici pubblici e divennero il sostegno della legge.
Dopo la sconfitta, americani, francesi e inglesi attraverso il trattato di Versailles, imposero alla Germania le condizioni per ricostituzione di un esercito assai ridotto.
Per responsabilità delle tre nazioni vincitori, molti degli uomini che non furono accolti nel nuovo esercito regolare aderirono a gruppi di destra nazionalista. Questi gruppi crearono una serie di emblemi e di insegne, tra le quali spiccavano la svastica - della Ehrhardt Brigate - e la testa di morto, presi a prestito dalle truppe d’assalto imperiali.
Questi da subito, divennero simboli del tradizionalismo, dell’antiliberalismo e dell’antibolscevismo: dunque feticci di ideali, per l’elite nazista in gestazione. Adolf Hitler, grazie alla sua oratoria suo malgrado ne divenne il Capo.
Hitler, nel dicembre 1918 dopo essere stato dimesso dall’ospedale militare a pasewalk, presso Stettino, dove era stato ricoverato per una intossicazione da GAS, si offri volontario per il servizio di guardia nel campo per i prigionieri di guerra a Traunstein, ma entro la fine di gennaio 1919 tutti i suoi reclusi furono liberati. Lasciato il campo con l’uniforme ancora indosso, si diresse a Monaco dove si arruolò nel Freikorps della Baviera, che era stato fondato dall’eroe di guerra Franz Ritt von’Epp con lo scopo di liberare la città dal nuovo governo marxista. Dopo la Liberazione della Baviera, gruppi di nazionalisti nascevano ovunque con lo scopo di liberare la nazione dai traditori di novembre, che avevano portato il disonore della pace imposta, e dai comunisti, fedeli in primo luogo alla Russia.
Si trattava soprattutto di gruppi che riunivano assieme intellettuali razzisti per contrastare l’influenza marxista e l’influenza ebrea nella classe operaia. Questi intellettuali ritenevano gli ebrei i principali responsabili della rivoluzione rossa, citando il fatto che tutti i capi del movimento comunista, come Karl Liebknecht, Rosa Luxemburg, Kurt Eisner e altri, erano ebrei.
Come nel biennio rosso italiano, i bolscevichi tedeschi innalzarono la lotta politica trasformandola in una Guerra Civile.
Il partito comunista e i socialisti formarono milizie armate, provocando la reazione delle Sa e delle Ss. Tredici membri delle Ss furono uccisi nel 1932 e svariate centinaia furono feriti durante i combattimenti in strada contro il Fronte rosso.
Fu la maggioranza dei tedeschi decise di fermare gli scontri con il voto del 1933, quando il NSDAP conquistò una significativa vittoria elettorale, tanto che il 30 gennaio 1934 Paul von Hindenburg, Presidente del Reich dal 1925, affidò a Hitler la carica di cancelliere e la responsabilità di formare il governo.
La sinistra germanica contestava con la violenza la libera espressione del Popolo elettore (1933), come aveva fatto nel 1924 la sinistra italiana.
A questo punto la “democratica” opposizione comunista a meno di un mese dalla formazione del nuovo governo, non accettando il responso elettorale il 28 febbraio incendiano l’edificio del Reichstag, radendolo al suolo.
Il giorno seguente Hitler emanò un decreto <<- per la protezione del Popolo e dello stato ->> con il quale dava alle Sa e alle Ss la possibilità di agire in qualità di polizia.
Mussolini prima e Hitler dopo con le loro decisione hanno risparmiato ai Loro Popoli 74 anni di sofferenza Comunista.
È, probabilmente che questa decisione ha spinto il prof. Castrucci a scrivere sul suo
account: "I gentili contestatori del mio tweet non hanno compreso una cosa fondamentale: che Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l'intera civiltà europea". Aggiungiamo noi - da sionismo e comunismo.
Ricordando che:
- da sempre siamo a fianco delle genti a cui i “democratici” impediscono di esprimere il loro libero e pacifico pensiero;
- l’Odio è una malattia dei rossi, nemici dei Popoli;
- nel 1939 a dare inizio ad una disastrosa guerra mondiale furono l’Inghilterra e la Francia, non viceversa.
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